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Avevo promesso che vi avrei parlato ancora di bulbi primaverili, quando posso le promesse le mantengo!
Circa un anno fa avevo scritto un articolo sui bulbi a fioritura primaverile (Bulbi è il momento di piantarli) promettendovi di parlarvi di altre bulbose l’anno seguente e quindi… Eccomi qui! Anche stavolta non vorrei parlarvi di Tulipani non perché non ci sia nulla da dire, tutt’altro! Ma vorrei stimolare la vostra curiosità verso piante un po’ meno conosciute e utilizzate.

Anche se devo essere sincera, ultimamente anche i Tulipani sono relativamente poco utilizzati, certo meno di quando ero bambina. D’accordo si parla di un’era geologica fa… Ma una volta quasi in ogni giardino c’era l’angolo o la bordura di Tulipani in primavera ed era una festa di colori e forme diverse….. Ora no, non abbiamo più tempo di piantare, aspettare, controllare la crescita e insieme far crescere l’aspettativa per la fioritura….

Per fortuna che non volevo parlarvi di Tulipani!
Andiamo a vedere gli altri bulbi, altrimenti devo lasciarvi in sospeso per un altro anno!!!

Gli Agli

Sì, avete capito bene: Agli. Strettamente imparentati con l’aglio che si usa in cucina mantengono fogliame fortemente aromatico ma alcune specie hanno fioriture talmente belle che sarebbe un peccato relegarle nell’orto. Vi sono varietà a fioritura primaverile che appunto si piantano a Novembre mentre altre hanno fioritura estiva e quindi andranno piantate a Marzo.  Le specie di dimensioni maggiori portano grandi infiorescenze a palla nelle varie sfumature di lilla e rosa, su steli cilindrici alti anche più di un metro. I più piccoli invece sono agli antipodi arrivando appena ai 30 cm di altezza ma la bellezza dei loro fiori non ha nulla da invidiare a quelli più grandi!

Coltivazione

Come sempre per tutte le bulbose il consiglio principale è quello di piantarle  garantendo loro un terreno privo di ristagni idrici e ben lavorato, soffice, in modo che non debbano perforare del cemento armato per sbucare a primavera. Questo le proteggerà anche da malattie fungine come la peronospora che possono attaccarle compromettendo il loro sviluppo. Altri possibili problemi fitosanitari potrebbero essere gli afidi. Gli afidi si combattono con comuni insetticidi per i pidocchi delle piante, dato che non si tratta di piante destinate all’alimentazione potete anche agire in prevenzione e spruzzarne un po’, soprattutto lungo le foglie, ogni 20-30 giorni da inizio aprile a fine giugno, in modo da proteggere tutta l’epoca di fioritura.

Nelle specie a sviluppo maggiore potrebbe essere utile prevedere dei supporti per gli steli dei fiori. Però non mettete una bacchetta a stelo, sembrerebbero “impalati”. Create piuttosto dei “cestelli”: attorno ad ogni cespo di foglie piantate 3/4 cannette di bambù sottili e poi fate un giro di rafia via via più in alto man mano che le foglie prima e gli steli poi ne avranno bisogno per essere sostenuti. Questo sistema vi permetterà di sostenere la vegetazione senza perdere in naturalezza.
A fine fioritura asportate solo gli steli sfioriti, il fogliame lasciato permetterà non solo la “ricarica” del bulbo ma anche la creazione di nuovi piccoli bulbi che potrete poi andare a togliere e trapiantare quando il fogliame sarà ingiallito.

Le Scilla

Si tratta di piccole piante che raramente raggiungono i 30 cm in altezza  hanno fogliame nastriforme e delicati fiori in tutte le sfumature dell’azzurro-lilla fino al bianco puro. Alcune specie fioriscono quando ancora l’inverno non è finito, altre sono più tardive.
Sono bulbose perenni che chiedono posizioni soleggiate d’inverno e a mezz’ombra in estate. La loro posizione ideale è ai piedi di alberi decidui che lasciano passare il sole d’inverno e le proteggono dal troppo caldo in estate.
Diverse specie sono spontanee nei nostri boschi, ma piantate in giardino a formare belle macchie fitte vi regaleranno un angolo blu impareggiabile!

Una piccola nota si merita Scilla maritima o “cipolla di mare”. È tutto il contrario di quanto ho detto fin’ora sulle Scilla: ama il clima mediterraneo e vegeta spontaneamente nelle dune prospicienti il mare (dove le hanno lasciate allo stato selvatico!). Ha bulbi che raggiungono i 15 cm di diametro e la pianta arriva al metro di altezza con bellissime spighe di fiori bianco-verde oppure rosa tenue. Di facilissima coltivazione e di pochissime esigenze ha una sola caratteristica la rende poco adatta ai nostri giardini: è estremamente velenosa. Quindi, se vi capita di ammirarla su qualche duna selvaggia non provate a portarvela a casa perché potreste creare situazioni poco raccomandabili.

I Mughetti

In realtà i Mughetti più che bulbose sono piante rizomatose, cioè dotate di fusti sotterranei carnosi (rizomi) da cui spuntano annualmente foglie e steli fioriferi. Le foglie nascono a coppie, hanno lunghi piccioli e lamina piuttosto larga di un bel verde chiaro liscia e a nervature parallele. Lo scapo fiorifero può arrivare ai 20 cm e porta piccoli fiori campanulati penduli, profumatissimi. Le varietà più conosciute hanno fiori bianchi ma ne esistono anche con fiori rosa.

Ama posizioni fresche e terreni sciolti, molto ben drenati. È spontanea nei boschi delle prealpi. La fioritura è primaverile e le foglie vanno lasciate in loco fino al loro ingiallimento completo. In seguito il fogliame muore ed il Mughetto passa l’intero resto dell’anno in riposo.
Una volta il suo aroma era molto richiesto in profumeria ma oggi gli viene preferito quello artificiale, quindi il suo uso rimane quasi solo ornamentale.

Le Fresie

Bulbosa, perenne, amante dei climi miti la Fresia è largamente coltivata non solo come pianta per vasi o giardini ma anche professionalmente per il fiore reciso.

Ogni stelo porta da 6 a 12 fiori campanulati profumatissimi e con una vastissima gamma di colori dal bianco-crema al rosso, fino al viola passando per tutti i toni di giallo ed arancio. Le foglie hanno forma di spada e sono lunghe dai 20 ai 30 cm, carnose e piuttosto rigide.

Ama esposizioni soleggiate, ma è delicata per quanto concerne il freddo e gli sbalzi di temperatura quindi nel clima padano spesso conviene piantarla in vaso e tenerla per l’inverno in un ambiente luminoso, non riscaldato ma che non vada sottozero. Si porrà in esterno quando le giornate si faranno più tiepide.

Terreno soffice e ben drenato, mai troppo bagnato, anche in vaso. Innaffiate poco, ma regolarmente fino a quando le foglie ingialliranno dopo la fioritura, poi sospendetele quasi del tutto. Ogni 15 giorni nell’acqua dell’innaffiatura mettete concime liquido per piante da fiore per tutto il ciclo vegetativo.
All’ingiallimento delle foglie dissotterrate i bulbi, fateli asciugare per qualche giorno poi metteteli in sacchetti di carta con segatura o sabbia per evitare che si formino muffe e conservateli al buio in un ambiente areato.
In autunno potrete ripiantare i vostri bulbi, tenete separati quelli più grandi dai più piccoli perché probabilmente questi ultimi non fioriranno nel primo anno ma dal secondo quando saranno cresciuti ancora un po’.

Gli Iris

Alcuni Iris (sono detti “spadoni” a Modena per la forma delle foglie) non sono rizomatosi ma bulbosi. Hanno vegetazione più sottile e fiori più delicati delle varietà rizomatose  e non sono altrettanto resistenti ai nostri climi ed ai nostri terreni. Infatti hanno più esigenze in fatto di drenaggio e di esposizione al freddo. Sono anche più sensibili ai marciumi che possono colpire sia la vegetazione che il bulbo stesso. Come per tutte le bulbose lasciate le foglie fino a completo ingiallimento e solo alla fine asporterete tutto il secco.

Non è necessario rimuovere i bulbi tutti gli anni ma ogni 3/4 anni  si dovrebbero sfoltire i bulbi più piccoli per “fare spazio”. Questa operazione va fatta al completo ingiallimento delle foglie e subito dopo ripianterete i bulbi che volete mantenere. Dopo il periodo estivo, in cui saranno in completo riposo già a ottobre vedrete rispuntare le prime foglie. La fioritura in genere compare tra Aprile e Maggio. Non vi ho detto nulla in fatto di taglie e soprattutto di colori… Perché è impossibile! Sono veramente innumerevoli le combinazioni: dai più piccoli ai più grandi la tavolozza dei colori che possono regalarci è davvero infinita!
A voi il gusto della scoperta!

Come spesso mi accade mi sono lasciata trasportare dall’argomento e invece che un articolo ho fatto un libro…. Perdonatemi!

Vi aspetto la prossima settimana e rinnovo l’invito a darmi qualche idea che possa maggiormente incontrare i vostri gusti o curiosità.
La mail è la solita info@il-noce.it

Grazie