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Sinforina

Le Sinforina ( Symphoricarpos) sono cespugli a foglia caduca di medie dimensioni, ciò significa che se non viene mai potato può raggiungere i due metri circa.

 

SINFORINA – DESCRIZIONE

Hanno portamento morbido, con rami poco legnosi che tendono ad arcuarsi verso il terreno man mano che crescono.

Di anno in anno dalla base del cespuglio, alle volte anche dalle radici, nascono nuovi polloni che aumentano la “mole” della pianta.
Per controllare questo sviluppo, che spesso risulta invadente verso le piante vicine, è opportuno ricordarsi di controllare ed eventualmente tagliare i polloni non necessari.

E’ anche vero però che questi nuovi rami possono essere mantenuti al posto di quelli troppo vecchi per avere una buona fioritura.

Le foglie, verde scuro, sono a margine liscio e nascono appaiate sul ramo e praticamente non hanno picciolo. Quest’ultima è una caratteristica della famiglia delle Caprifoliacee cui questo arbusto appartiene.

La fioritura è particolare ma esteticamente poco rilevante: i piccoli fiori rosa campanulati nascono all’apice dei rametti in fitti grappolini già alla fine di giugno e la fioritura si protrae fino a fine agosto.
I fiori sono ricchi di nettare e questo attira diverse specie di insetti.
In poche settimane i fiori si trsformano in sorprendenti bacche bianche o rosa simili a perle, queste sono il vero punto di forza della Siforina!

SINFORINA – COLTIVAZIONE

La Sinforina è un arbusto estremamente adattabile sia come esposizione che come terreni.
Può tranquillamente essere piantato al sole come in ombra e non ha alcun problema a sopportare i nostri terreni calcarei a patto che siano ben drenati.
Cresce anche in terreni poveri ed ha anche una discreta resistenza al secco se piantato in luoghi ombrosi.
Molto tollerante anche per quello che riguarda l’inquinamento è caduto un po’ in disuso negli ultimi anni per il solo fatto di essere una pianta a foglie caduche.
Potatelo alla fine dell’inverno per regolarne l’accrescimento che potrebbe risultare disordinato ed invadente.

Come possibili parassiti vi segnalo solo afidi e cocciniglia.
I primi vanno trattati con gli insetticidi che usate normalmente in giardino per i pidocchi di rose e/o oleandri.
Per la cocciniglia il discorso è un po’ più serio.
Se vi accorgete dell’infestazione “tardi” cioè quando è già diffusa, conviene dare una potata drastica al vostro arbusto e poi trattarlo con prodotti specifici per questo parassita.

UTILIZZO

La Sinforina può essere utilizzata sia come cespuglio singolo che come macchia o anche come pianta da siepe.

Come cespuglio singolo può essere circondato da qualsiasi tipo di fioriture stagionali e/o erbacee perenni che varieranno per tipo a seconda dell’esposizione al sole prevalente.

CURIOSITA’

Con le sue bacche persistenti fino ad inverno inoltrato la Sinforina risulta essere una interessante fonte di cibo invernale per diversi uccelli che quindi ne vengono attratti. 

Per l’uomo le bacche risultano tossiche provocando vomito e diarrea ma il loro sapore pessimo ci protegge dall’ingerirle casualmente.

Se però le sue bacche sono ancora “fresche” per Natale, è possibile utilizzarle per bellissime decorazioni tipo ghirlande da esterno a patto appunto che rimangano al freddo, in casa appassirebbero velocemente.

In diverse regioni sono chiamate Lacrime d’Italia….. ma non ne ho trovato il motivo…!