Callicarpa

Le Callicarpa (Callicarpa bodinieri giraldii) sono cespugli a foglia caduca di piccole/medie dimensioni. Ovvero raramente raggiungono i due metri.
Pur essendo un cespuglio grazioso, come pianta non è certo che attiri più di tanto l’attenzione….
Allora perché dovremmo desiderare di averla nel nostro giardino?
Continuate a leggere e lo scoprirete!
Descrizione della Callicarpa
La Callicarpa ha portamento eretto con foglie ovali, opposte sul ramo di un bel colore verde scuro più chiaro nella pagina inferiore.
In primavera inoltrata produce numerosi fiorellini che a seconda delle specie possono essere bianchi, rosa o rossi.
Ma ora vi svelo il mistero!
Il punto di forza di questa pianta però non è né la fioritura né tanto meno il fogliame. Sono le bacche che a maturazione prendono un sorprendente colore violetto.
Queste bacche, inoltre, rimangono sulla pianta di Callicarpa per diversi mesi, rendendola decisamente un punto di colore che spicca sul resto del giardino. Del resto il suo nome in greco significa proprio “bei frutti”!

CALLICARPA – COLTIVAZIONE
La Callicarpa ama posizioni soleggiate o al massimo di mezz’ombra.
Troppa ombra non favorisce la fioritura e di conseguenza anche la produzione di bacche può risultare deludente. Non necessita di particolari manutenzioni. È preferibile potarla a fine inverno per riordinarne la forma e per eliminare tutti i rami più vecchi che fiorirebbero meno.
Nello stesso periodo una concimazione con un fertilizzante completo a lenta cessione le garantirà i nutrimenti indispensabili per buona parte della stagione.
In autunno potrete distribuire dello stallatico nell’area circostante la pianta per un diametro pari a quello della chioma, interrandolo leggermente con una zappettatina. Questa operazione serve anche ad arieggiare il terreno nell’area dove vi è il maggior numero di radici…
Vi assicuro che per le piante questa operazione è come andare alle terme per noi!!!
Se mettete a dimora le Callicarpa in autunno, almeno il primo anno proteggete l’apparato radicale con un bello strato di pacciamatura per garantire l’attecchimento.
Negli anni successivi normalmente non è necessaria alcuna protezione aggiuntiva perché queste piante sopportano discretamente il freddo.
Se però un inverno particolarmente “feroce” dovesse seccare il vostro cespuglio, non disperate perché potrebbero tornare a germogliare dei nuovi getti basali.
Nei nostri terreni, come sempre, è opportuno accertarsi che non vi sia il pericolo di ristagni d’acqua. La Callicarpa invece tollera piuttosto bene anche periodi di secco a patto che non siano troppo prolungati.
A volte, pur rispettando tutte le esigenze della pianta, si nota che anche se la fioritura è abbondante, la produzione di bacche è molto scarsa o addirittura assente. Ciò, purtroppo è dovuto al fatto che la Callicarpa è poco autofertile, cioè difficilmente i suoi fiori riescono ad autoimpollinarsi.
Essendo una pianta poco diffusa nei nostri giardini è raro che ve ne sia una abbastanza vicina con cui possa scambiare il polline. Quindi l’unica soluzione possibile è piantare un altro esemplare della stessa specie in modo da garantire ad entrambe lo scambio necessario.
UTILIZZO![]()
Normalmente la Callicarpa viene utilizzata come cespuglio ornamentale singolo, ma nulla vieta che possa essere utilizzata come pianta da siepe sia come essenza unica che in siepi miste.
In questo caso può essere associata ad altre piante che producono bacche come Pyracantha o Sinforina, Agrifoglio o Nandina per creare isole in cui gli uccelli possano sfamarsi nella stagione invernale.
Vi sconsiglio l’utilizzo in vaso in quanto mal sopportato dalla pianta ed esteticamente di “poca resa”.
