Glicine

Il glicine è uno dei rampicanti più belli ed “esplosivi” che il nostro clima permette di avere in giardino.
Quando è in piena fioritura è uno degli spettacoli più scenografici che la nostra primavera può regalare.
E’ una di quelle cose che ti fa venire voglia di saper dipingere o fotografare per fermare la magnificenza del momento.
Se non si è capito è una delle mie piante preferite, però ha caratteristiche che spingono a valutare attentamente se inserirlo o meno in giardino.
Vediamole insieme.
Descrizione del Glicine
Ovviamente si tratta di un rampicante, quindi una pianta che necessita di un sostegno per mantenere un portamento eretto.
Ha fogliame non persistente, è molto vigoroso e fiorisce almeno due volte l’anno.
La prima fioritura, in Aprile, è sempre quella più bella perché più abbondante e soprattutto non è nascosta dal fogliame.
Le foglie infatti cominciano a comparire proprio verso la fine di questa fioritura.
In giugno il glicine rifiorisce ma in genere i fiori sono meno abbondanti e soprattutto sono spesso nascosti dal fogliame.
Il gligine considerato una pianta killer perché avvolgendosi attorno a piante vive, fossero pure alberi già adulti, arriva a soffocarle, le deforma e le stritola. Quando si vuole inserire un glicine in giardino, è quindi importante averne ben presente il grande sviluppo che la pianta può mettere insieme in pochi anni.
Sarà necessario valutare la presenza di un sostegno adeguato cioè o indeformabile o che possa essere sacrificato alla forza del glicine.
La terza caratteristica da considerare è che essendo una pianta spogliante durante l’inverno il glicine mostra i suoi rami nudi.
I primi due aspetti possono essere contenuti con una potatura massiccia da operare due volte l’anno: in inverno ed al termine della seconda fioritura.
Soprattutto la potatura invernale dovrà ridurre a pochi speroni tutti i rametti laterali che nascono dai cordoni principali che si è deciso di mantenere.
Questo è un tipo di potatura che assomiglia molto a quella della vite.
Varietà di glicini
Esistono molte varietà diverse, caratterizzate dal colore dei fiori, che può essere lilla, rosa o bianco, nonché dalla lunghezza delle infiorescenze.
I grappoli di fiori possono essere lunghi dai 30/35 fino oltre ai 90 cm.
In genere le infiorescenze più compatte sono anche le più dense (a volte si ha l’impressione che siano quasi grappoli d’uva) mentre le più lunghe sono anche più lasse.
Non consiglio l’associazione con altri rampicanti ma se volete ingentilire il tronco spesso nudo della base del glicine, potreste utilizzare dei Gerani perenni, della Lavanda o delle fioriture stagionali adatte alla mezz’ombra come Impatiens o Begonie.

Coltivazione
Il glicine è perfettamente adattato ai nostri climi e terreni quindi non necessita di cure particolari.
Ama posizioni soleggiate e preferisce terreni profondi senza ristagni d’acqua.
La potatura drastica consigliata prima ha anche la funzione di indurre fioriture più abbondanti.
Sconsiglio l’utilizzo del glicine in vasi o fioriere proprio per il suo grande vigore: non è raro che porti i vasi a rottura di qualunque materiale siano fatti.
Se desiderate un glicine in giardino, ma non avete sostegni adeguati, potete allevarlo come se fosse un alberello.
Se vi sentite giardinieri provetti potete provare ad impostarlo voi stessi, altrimenti potete comprarne uno già impostato.
Negli anni a venire dovrete solo lavorare di forbici per mantenerlo nella forma voluta.
Mantenendo ordinata la chioma ad ogni primavera avrete un “ombrellone” fiorito che vi farà fare un figurone!
