I bulbi per le fioriture primaverili si piantano in questo mese, ma perché?
Fondamentalmente è una ragione climatica. In questo momento i bulbi sono fermi, quindi non subiscono il trauma dell’espianto da un posto per essere piantati in un altro.
Piantandoli con la stagione che va verso il freddo hanno il tempo di abituarsi al nuovo posto ed emetteranno le radici e poi le foglie quando sarà il momento giusto. Passeranno i rigori dell’inverno al sicuro dalle gelate, protetti dal terreno che li ricopre. Quando il terreno si scalderà a sufficienza allora, e solo allora emergeranno.
Bulbi, dove li piantiamo?
Prima di tutto dovete decidere se piantare a terra o in vaso.
I bulbi sono piante perenni quindi, se volete piantarli a terra sappiate che poi facilmente ve li ritroverete negli anni a venire.
Scegliete una posizione che sia esposta al sole nell’inverno ed all’inizio della primavera, se poi in estate sarà in ombra perché le piante attorno avranno messo le foglie, tanto meglio!
Il terreno dovrà essere privo di ristagni d’acqua, libero da erbacce e lavorato cioè vangato o zappettato per una certa profondità. Se il terreno sarà lavorato risulterà più soffice e conterrà sufficiente aria per far sviluppare correttamente le radici che emetterà il bulbo.
Se non siete certi di poter evitare ristagni idrici, al momento della piantumazione potrete spargere sul fondo della buchetta, uno strato di argilla espansa o di pomice. Questi sono materiali porosi che permetteranno alle radici di trovare sempre un po’ d’aria, inoltre aiuteranno l’acqua in eccesso a defluire più velocemente.
Accostateli a ciuffi di Viole dai colori in tonalità o contrastanti, oppure a erbacee perenni sempreverdi come Campanule, Ajuga, Elleboro, a primavera avrete un effetto “sottobosco fatato” strepitoso!
Se intendete invece piantare in vaso o cassetta disponete lo stesso sul fondo uno strato di argilla espansa o pomice. Riempite il contenitore con terriccio universale e se potete eliminate il sottovaso. Se invece non potete eliminarlo mettete degli spessori in modo che il vaso non rimanga a bagno: in caso di stagione troppo piovosa sarete sicuri che l’acqua in eccesso non potrà fare danni.
Nell’inverno il vaso o la cassetta sembrerà vuota se piantate solo i bulbi. Mettete nello stesso vaso anche Eriche, Cavoli ornamentali o Viole: l’effetto a primavera sarà veramente notevole!
Adesso siete pronti per piantare!
Al momento dell’acquisto fate attenzione a scegliere bulbi “sodi”, senza muffe o parti danneggiate.
Se avete deciso di piantarli in vaso fate i conti di quanti ve ne occorrono per non rischiare di metterli troppo fitti o troppo radi.
Come piantare i bulbi?
I bulbi primaverili, e non solo, hanno tutti da un lato dal quale verranno emesse le radici e da uno che emetterà steli, foglie e fiori. Il “polo” che metterà radici in genere è più tondeggiante, l’altro più appuntito.
È assolutamente necessario riconoscere questa polarità per piantare i bulbi nel verso giusto e non costringerli a fare le capriole per lavorare correttamente!
Non sto scherzando! Se non piantati correttamente alcuni bulbi “abortiranno” cioè non riusciranno a germogliare, ma faranno comunque il possibile per “girarsi”!!
Non è necessario piantare i bulbi in profondità, anzi in terreni come i nostri potrebbero diventare troppo duri o bagnati nell’inverno e i bulbi potrebbero esserne danneggiati. La profondità giusta è quella che li contiene completamente e consente una copertura di qualche millimetro oltre la parte che dovrà germogliare.
Finita la messa a dimora comprimete leggermente il terreno con le mani e innaffiate abbondantemente. Questa prima innaffiatura serve più che altro a fare in modo che la terra aderisca al bulbo e gli permetta di assorbire l’acqua necessaria per innescare il processo di germogliazione.
Le innaffiature successive saranno da fare solo quando il terriccio sarà veramente asciutto. Dato che a quest’epoca il freddo rende difficile che si asciughi… state attenti a non esagerare!
E dopo la fioritura?
Se per voi i bulbi esauriscono la loro funzione con la fioritura e non vi interessa di mantenerli per l’anno successivo…buttate tutto e amen!
Se invece siete interessati a mantenerli ed eventualmente a vederli moltiplicarsi allora continuate a leggere! Il bulbo si comporta come uno smartphone: all’inizio è bello carico, lavora di radici, di foglie e poi va a fiorire.
Ma con tutta questa attività si “scarica”, il periodo successivo alla fioritura, fino all’ingiallimento delle foglie è il momento della “ricarica”. È in questo momento che ha più bisogno di acqua e nutrienti.
Tutto ciò, infatti, servirà a ricostituire le sostanze che permetteranno al bulbo di fiorire l’anno successivo e di produrre i bulbilli cioè i piccoli bulbi con cui queste piante si moltiplicano.
Tutto questo discorso l’ho fatto per farvi capire che la vita del bulbo, in realtà, comincia dopo la fioritura.
Dunque se volete mantenere i vostri bulbi non tagliate subito le foglie ma aspettate che ingialliscano e in questo periodo continuate a somministrare acqua,quando serve, e, di tanto in tanto, anche un po’ di concime.
Diradare i bulbi
Quando le foglie saranno ingiallite completamente potrete andare, se necessario (di solito lo è per i bulbi più grandi come tulipani, narcisi, giacinti e gladioli) a diradare i bulbi. Cosa significa? Come ho già detto, durante il periodo vegetativo i bulbi si ricaricano e producono bulbilli, cioè piccoli bulbi che arriveranno a fiorire solo dopo 2/3 anni durante i quali si ingrosseranno.
Se questi bulbilli non vengono separati dai genitori finiscono per soffocarsi a vicenda: i bulbi adulti arriveranno a non fiorire per mancanza di nutrienti e i giovani non riusciranno a crescere sia per mancanza di nutrienti che di spazi vitali.
Potete ripiantare immediatamente quelli adulti e sistemare i piccoli o in altri vasi o in altre zone del giardino, ben spaziati in modo che al giusto momento possano comunque arrivare a fioritura.
Più avanti vi parlerò di alcuni bulbi a fioritura primaverile che mi piacciono in modo particolare… Vi aspetto!