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CERATOSTIGMA PLUMBAGINOIDES

ceratostigma plumbaginoides

Non lasciatevi intimorire dal nome complicato di questa bella e robusta erbacea perenne.
Il Ceratostigma è un’erbacea perenne in grado di regalarci una delle più belle, intense e lunghe fioriture blu che i nostri giardini possano ospitare.
Da fine giugno a quasi tutto ottobre vedrete comparire mazzetti di fiorellini blu genziana. Il fogliame è di verde scuro, opaco, ma spesso con striature rossastre che si fanno sempre più intense man mano che si avvicina il freddo.

Si tratta di una tappezzante stolonifera abbastanza invadente, ma che si contiene con facilità. Il Ceratostigma raggiunge un’altezza di circa 40 cm formando bellissimi cuscini. Può essere impiegato come bordura monospecie, sia piantato in gruppi a formare macchie.
È possibile intercalare alle macchie di Ceratostigma erbacee perenni o cespugli con colori di fiori o fogliame contrastanti come Hemerocallis, Heuchera, Ortensie, Abelie, Rose. Altrettanto belli possono essere gli accostamenti con le fioriture stagionali tipo impatiens o tagete o begonie per creare suggestivi mix di colori.

Fioritura del Ceratostigma

All’approssimarsi delle nottate più fresche, il fogliame comincerà, nelle zone più esposte, a prendere delle sfumature rossastre sempre più evidenti e vivaci man mano che la stagione si avvia verso l’autunno. In ottobre la fioritura calerà di intensità per lasciare il posto ad un fogliame dai rossi sempre più incisivi. Con le prime gelate tutta la parte aerea della pianta disseccherà quasi completamente e sarà possibile tagliarla bassa, fin quasi a filo del terreno, per riordinare l’aiuola.

Verso la fine di marzo però vedrete già rispuntare dal terreno i primi germogli. Inizialmente le foglioline pelosette ai margini, avranno sfumature rosse, ma appena saranno completamente dischiuse il cuscino di vegetazione sarà di un bel verde profondo. I fiori del Ceratostigma sono costituiti da un tubulo che si apre in alto con una corolla piatta a 5 petali, larga circa 1-2 cm. I singoli fiorellini sono riuniti in infiorescenze di 5-6 cm di diametro portate nella parte più apicale degli steli.  

Esigenze di coltivazione del Ceratostigma

I nostri lunghi e molto umidi inverni possono creare qualche problema di ristagno idrico ai Ceratostigma. Per evitare possibili inconvenienti è sufficiente prevedere al momento della messa a dimora uno strato relativamente abbondante di materiale drenante. Un consiglio: utilizzate il drenaggio anche se lo piantate in vasi o cassette…non si sa mai!! Durante l’estate è in grado di sopportare brevi periodi siccitosi ma un’annaffiatura regolare, anche se non troppo abbondante, garantirà sia un fogliame folto che una fioritura vivace ed abbondante.

Il Ceratostigma rende al meglio in una situazione di alta luminosità ma preferibilmente di sole non battente. Purtroppo il nostro clima (Modena) durante l’estate può essere feroce e piante esposte al sole diretto possono subire danni al fogliame e perfino vedere compromessa la fioritura. Ovviamente le piante più a rischio sono quelle poste in vaso dove le radici ed i fusti sotterranei possono subire di un surriscaldamento del terriccio con danni gravi alle radici.  

Altre specie simili

È possibile coltivare anche Ceratostigma wilmottiano, che ha portamento arbustivo e Ceratostigma griffithii che ha portamento più tappezzante. In queste piante il colore dei fiori è altrettanto intenso ma le dimensioni dei fiori sono leggermente più piccole. Si tratta comunque di piante decidue dagli steli più o meno legnosi in base all’età. Quindi la parte aerea in queste piante non viene asportata ma eventualmente ridimensionata con la potatura per darle un aspetto più ordinato.  

Il nome “plumbaginoides” fa riferimento sia alla specie Plumbaginacee che a quel bellissimo rampicante che si chiama Plumbago capensis od auricolata. Si tratta di una pianta vigorosa dal portamento disordinato che però ha una bellissima e continua fioritura estiva azzurra o bianca che ne fa uno dei protagonisti delle nostre estati. Purtroppo teme il gelo molto più dei ceratostigma.

Per questo è quasi sempre necessario ricoverarlo durante l’inverno in locali in cui non si scenda sotto lo zero. La potatura dei Ceratostigma arbustivi è consigliata farla all’inizio della primavera, fuori dal pericolo di gelate. Quella del Plumbago capensis invece può essere eseguita prima del ricovero invernale dato che sarà protetto da eventuali gelate.