Pittosporo (Pittosporum tobira)

Descrizione
Uno dei più classici cespugli sempreverdi dell’ambiente mediterraneo, il Pittosporo si adatta perfettamente anche al clima continentale di Modena e della Pianura padana in genere. Utilizzato per il suo bel fogliame lucido e persistente, nei nostri giardini lo troviamo sia come cespuglio a sé stante che come siepe. È molto apprezzato anche per la sua adattabilità a vivere in fioriere, se di dimensioni adeguate. Ha una delicata fioritura estiva bianca e profumata, purtroppo non particolarmente duratura. Le foglie, a forma di goccia, sono piuttosto consistenti, di colore verde scuro, sono lucide sulla pagina superiore e chiare su quella inferiore. Se non potato il Pittosporo raggiunge anche i 5/6 metri di altezza e i 3/4 di larghezza, ma in genere non gli è permesso arrivare a queste dimensioni!
Coltivazione
Messo a dimora in primavera, il Pittosporo in genere non ha problemi di attecchimento, preferite posizioni soleggiate. Non ha problemi a sopportare bene anche esposizioni con poco sole diretto, purché comunque con buona luminosità e riparate dai venti freddi invernali. Non ha particolari esigenze di terreno ma è importante che non vi siano ristagni d’acqua soprattutto durante l’inverno.
Potatura
La potatura è un’operazione importante per avere bei cespugli folti. Le foglie, infatti, tendono a svilupparsi all’apice dei rami lasciando “nuda” la parte più basale. Operando una corretta potatura i rami risultano più corti e quindi meno nudi e tutto il cespuglio risulta più composto. L’epoca più opportuna per la potatura è la primavera, alla fine del periodo delle gelate. Tagliando i rami in quest’epoca si ottiene subito il ricaccio della vegetazione che coprirà i tagli in modo che anche esteticamente la pianta si presenti al meglio in breve tempo.
Irrigazione
Il Pittosporo non è una pianta particolarmente esigente in fatto di irrigazione. Come già accennato è meglio evitare i ristagni d’acqua per evitare la marcescenza delle radici. Sopporta discretamente periodi di di secco, se non troppo prolungati. Come al solito un apporto di acqua regolare è comunque fondamentale per ottenere belle piante.
Concimazione
Concimatelo al risveglio vegetativo (marzo/aprile) con fertilizzanti completi, ma con un buon tenore di azoto, che lo aiuterà nell’emissione della nuova vegetazione. Un’altra concimazione è consigliata all’inizio dell’estate. Se le vostre piante sono poste in vaso, le concimazioni dovranno avere cadenza mensile da marzo ad ottobre perché in questo caso le radici non hanno possibilità di trovare altrove il nutrimento necessario.

Malattie e parassiti
Malattie fungine
Le foglie consistenti del Pittosporo lo proteggono in gran parte dalle malattie fungine. Solo le foglie più giovani potrebbero essere colpite da Mal bianco ma è una situazione piuttosto rara.
Parassiti
Per quanto concerne i parassiti animali invece dobbiamo segnalare la possibile presenza di afidi sui germogli più giovani. Di solito uno o due trattamenti con un buon aficida risolvono il problema. L’insetto più “preoccupante” invece è la cocciniglia che può essere sia cotonosa che bruna. La cocciniglia cotonosa arriva a misurare anche un centimetro di lunghezza, biancastro, sembra ricoperto da fibre di ovatta (da qui il suo nome). La cocciniglia bruna invece si presente come uno scudetto ceroso di colore marrone scuro lungo 3/4 mm. Entrambi i tipi si annidano soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie o lungo i rametti. Si nutrono, come gli afidi, succhiando la linfa della pianta. Purtroppo sono particolarmente prolifiche, quindi dalle loro numerose uova nascono nuove cocciniglie che in pochi giorni a loro volta depongono nuove uova…. Le uova vengono nascoste all’ascella delle foglie e nelle screpolature della corteccia, quindi non facilmente raggiungibili dai prodotti che possiamo distribuire contro di loro. I migliori risultati si ottengono con prodotti a base oleosa che, non solo risultano velenosi per loro, ma agiscono anche per soffocamento impedendo agli insetti ed alle uova di respirare.


Note
Esiste una varietà “Nana” di Pittosporo, come dimensioni raggiunge un diametro di circa 1.5 m per altrettanti di altezza. Ha le stesse esigenze del “fratello maggiore” e può essere utilizzato negli stessi contesti. Un’ altra varietà di Pittosporo molto interessante è il “Variegatum”, adatta per climi miti, meno per il clima di Modena perché avendo foglie meno consistenti è più soggetto a danni da gelo.
Il bel fogliame lucido del Pittosporo lo rende un ottimo fondale verde su cui far risaltare qualunque tipo di fioritura sia di stagionali che di erbacee perenni che di altri arbusti.