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Le Azalee

Le Azalee

azalee di Villa Carlotta

Sono tra i cespugli più amati di sempre per la loro esplosiva e coloratissima fioritura. Purtroppo sono piante acidofile e questo spesso a Modena pregiudica  un loro bella riuscita nel tempo. Questo a causa principalmente della qualità sia del nostro terreno, notoriamente argilloso e calcareo, che della nostra acqua tra le più “dure” (cioè ricche di calcare) di Italia. Sono due condizioni che rendono complicata la gestione di piante che il calcare non vorrebbero proprio vederlo. Però niente è impossibile! Quindi con un po’ di cure regolari anche le Azalee possono regalarci le loro belle fioriture. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di conoscerle meglio.

Descrizione

Le Azalee fanno parte del genere Rhododendron ma si differenziano dai Rododendri veri e propri per le dimensioni decisamente più ridotte dell’intera pianta, delle foglie e dei fiori. Si va da varietà mini alte al massimo una ventina di centimetri ad Azalee maestose alte anche più di 3 metri (come quelle di Villa Carlotta sul Lago di Como, vedi foto di apertura!) Il fogliame è costituito da foglioline di 3-7 cm di colore verde scuro nella parte superiore, ma più chiaro alle volte quasi bianco nella parte inferiore della foglia che può anche essere pelosetta. Il fiore può essere semplice, doppio o stradoppio in base al numero di petali, i colori spaziano da tutti i tipi di rosa fino al rosso acceso, al viola intenso al bianco puro con un’infinita varietà di sfumature e di combinazioni di colore.La fioritura dura circa sei settimane. La gran parte delle varietà usate da noi è sempreverde ma esistono anche specie caducifoglie.

La maggior parte delle varietà in commercio deriva da due principali specie di Azalee: A. indica ed A. japonica. Da Azalea indica sono state ricavate le varietà “da interno” cioè quelle che trovate dai fioristi, hanno fiori molto vari per forma, dimensione e colore però sono anche sensibili al gelo quindi spesso muoiono se lasciate esposte ai nostri inverni. Azalea japonica invece ha dato origine anch’essa ad una moltitudine di varietà ed ibridi ma non sempre i fiori sono altrettanto vistosi. Il pregio principale di questa discendenza però è la maggiore resistenza al freddo che permette di avere piante che sopportano senza troppi problemi i nostri rigori invernali.

Coltivazione

Dunque abbiamo varietà da interno e varietà più rustiche più adatte al giardino.

Varietà da interno

azalee da interno

Se comprate o vi regalano una bellissima azalea fiorita probabilmente si tratta di un’azalea della famiglia delle A. indica. Come fare per mantenerla? Prima di tutto tenetela il più possibile alla luce ma senza esporla al sole diretto per troppe ore al giorno. Probabilmente avrà un vaso molto piccolo per la dimensione della pianta, quindi, se non sarà innaffiata piuttosto di frequente, i fiori appassiranno velocemente. Per essere sicuri che beva a sufficienza ponete il vaso in un sottovaso abbastanza capiente e versate acqua. Dopo un’oretta potrete togliere l’acqua rimasta e sarete certi che per un paio di giorni la vostra piantina sarà a posto.

Il rinvaso

Appena terminata la fioritura ripulite la pianta dai fiori sfioriti e se vi sono rametti che “sporgono” dalla forma della pianta, accorciateli in modo che il taglio venga nascosto dal fitto delle foglie. A questo punto sarà necessario rinvasare la vostra Azalea.

Procuratevi un vaso che abbia un diametro di almeno 4-6 cm superiore a quello attuale, del terriccio per piante acidofile, concime liquido per piante da fiore o specifico per acidofile e solfato o chelato di ferro liquido. Se la zolla che estraete dal vaso attuale è molto fitta di radici, con un cutter o la punta delle forbici praticate un paio di “graffi” verticali lungo la zolla in modo da rompere, ma non in profondità, l’ammasso delle radici. Questa operazione non danneggia la pianta perché il danno è molto superficiale, ma stimola l’emissione di radici verso il terriccio nuovo.

Mantenimento

Operato il rinvaso, innaffiate con acqua contenente il concime, dopo di ché innaffiate in modo regolare, ma con solo acqua. A  due settimane dal rinvaso nell’acqua mettete un po’ di solfato o chelato di ferro per mantenere l’acidità del terreno. In zone come la nostra, con acqua particolarmente calcarea, conviene ripetere questa somministrazione almeno una volta al mese. Stesso discorso per il concime: se sarete costanti nel somministrare anche il fertilizzante la vostra Azalea avrà tutto quanto le occorre per prosperare e regalarvi il prossimo anno un’altra bellissima fioritura…. e questa volta sarà merito vostro!

Varietà da giardino

azalee da giardino

Anche le varietà da giardino in genere vengono acquistate in fiore per capire bene quale sia il colore effettivo del fiore aperto. Se volete potete lasciare in vaso la vostra Azalea rustica fino al termine della fioritura per poi piantarla dopo. La procedura è la stessa descritta sopra solo che oltre che in vaso potrete piantare la vostra pianta a terra. La posizione ideale per le Azalee  sarebbe un angolo luminoso ma con sole diretto solo a mattino o alla sera sul tardi, terreno relativamente soffice e poco calcareo. Purtroppo, come già accennato, i nostri terreni sono spesso argillosi,  quindi si compattano facilmente, inoltre sono di natura decisamente calcarea… certo non il massimo per le Azalee, ma non disperate!

Piantumazione

Se avete deciso di mettere in giardino la vostra Azalea, la prima operazione è fare una bella buca capiente. Sul fondo mettete uno strato di pomice o di argilla espansa, poi fate uno strato con una miscela di terriccio per piante acidofile, pomice o argilla espansa e terra del giardino. A questo punto togliete l’Azalea dal vaso. Se la zolla risulta molto compatta praticate anche in questo caso i “graffi” verticali sull’ammasso delle radici. Ne romperete qualcuna ma senza che sia un danno per la pianta. Mettetela nella buca in modo che la superficie della zolla sia appena sotto il livello del terreno. Finite di riempire la buca con la stessa miscela di terriccio, pomice e terra, poi una bella innaffiatura finale completerà l’opera.
Se possibile NON mettete pacciamatura con il lapillo: essendo pesante compatterebbe la terra rendendo più difficile il lavoro delle radici. Se proprio volete pacciamare fatelo con corteccia di pino: oltre ad essere molto più leggera, disfacendosi rilascia acidità nel terreno.

Mantenimento

Anche in questo caso una somministrazione regolare di solfato o chelato di ferro e di concime per piante da fiore od acidofile è la regola generale per mantenere al meglio le vostre Azalee. Ricordate che le piante hanno necessità di acqua, concime ed eventualmente questi correttivi, nel periodo in cui sono in vegetazione, non durante l’inverno! A meno che l’inverno non sia particolarmente secco, da ottobre a marzo non dovete fare praticamente nulla! Da marzo in poi invece le varie somministrazioni dovranno essere regolari… Non è un impegno gravoso: dovrete ricordarvi di innaffiare regolarmente, come il resto delle piante, e, una volta al mese, distribuirete concime e correttivi dell’acidità….

Potatura

Una volta all’anno, alla fine della fioritura dovrete potare le vostre Azalee.
Il tipo di potatura dipende da voi. Se amate le forme libere potete solo spuntare il rametto che ha fiorito e basta, non c’è altro da fare.
Se invece volete avere una forma più compatta, o più definita, ad esempio a palla o a cono dovrete andare più a fondo con le forbici.

Spesso noterete che, a fine fioritura, l’Azalea sembra avere come due strati di vegetazione: quello più esterno ha portato i fiori ormai esauriti e vari ciuffetti di foglie. Questo”strato” è sostenuto da rametti, spesso nudi o comunque con foglie più rade, che sbucano da una massa più o meno fitta di foglioline. Ecco, se volete avere una forma compatta, dovrete potare fino a questo più basso insieme di foglioline.
Per ottenere una pianta di belle dimensioni e fitta di foglie ci vorrà sicuramente più tempo che per avere una forma libera dovendo accorciare così i rami. Dopo qualche anno però potrete alternare potature più severe ad altre più leggere per guadagnare un po’ di volume in più.

Un ultima raccomandazione: la potatura non deve tardare oltre la metà di giugno !!!
Oltre questo periodo infatti si formano le gemme da fiore, se tagliate dopo non avrete fiori nell’anno successivo!