Oleandri: descrizione e cure per mantenerli in giardino

Poche piante come gli Oleandri evocano immediatamente la vegetazione mediterranea, il mare e l’estate.
Gli Oleandri sono la macchia di colore estiva per eccellenza sia nelle città che nelle località di mare.
La loro vivace, abbondante e prolungata fioritura caratterizza tutti i panorami estivi d’Italia tranne, chiaramente, quelli montani.
L’ampia tavolozza di colori messa a disposizione dalle fioriture degli Oleandri permette di utilizzarli in molte situazioni diverse.
I loro splendidi rosa e rossi danno un tocco di vivacità, mentre il bianco puro o le soffuse sfumature di color crema o rosa chiarissimo sono adatti anche ad ambienti sofisticati.
Possono essere associati a Rose, Hemerocallis, Lantane, Lavanda…praticamente a tutte le fioriture estive, ma risaltano in modo fantastico anche davanti ad una siepe sempreverde che faccia loro da sfondo.
Coltivazione degli Oleandri
Gli Oleandri sono piante generalmente robuste e ben adattate anche al nostro clima anche se ogni tanto capita un inverno “traditore” che può fare seri danni.
Sono fondamentalmente dei grandi cespugli che hanno la caratteristica di avere rami che restano a lungo flessibili perché lignificano poco.
Questo fa sì che, a volte, il peso stesso della vegetazione e della fioritura faccia incurvare i rami, rendendo la pianta disordinata e poco compatta.
Per evitare questo spiacevole effetto è consigliabile potare, anche in modo piuttosto drastico, i rami degli Oleandri.
L’epoca che vi consiglio, per il clima di Modena e dintorni, è quella della primavera, dalla metà di marzo in poi, non prima per non rischiare una gelata tardiva.
Se però l’inizio primavera dovesse essere ancora “rigido”, spostatevi tranquillamente più avanti come epoca fino anche a tutto aprile.
Sarà così possibile asportare i rami eventualmente danneggiati dal periodo freddo o dalla neve.
Nel caso però che la pianta abbia rami molto lunghi e temete che un’eventuale nevicata possa fare danni, potrete potarli anche a fine settembre.
In questo caso è meglio non potare troppo tardi per permettere alla pianta di “cicatrizzare” i tagli che farete.

Vaso o terra?
Gli Oleandri possono essere piantati sia a terra che in vasi adeguati. Se volete piantarli a terra, normalmente non avrete problemi, ma in caso di terreni molto argillosi vi consiglio di prevedere uno strato di drenaggio sul fondo della buca di piantumazione. Se invece preferite o dovete sistemarli in vaso, dovrete innanzitutto dotarvi di vasi di dimensioni adeguate allo sviluppo generoso di queste piante. In secondo luogo dovete sapere che per avere buoni risultati dovrete tenere le vostre piante concimate in modo regolare per tutta la stagione. L’innaffiatura dovrà essere anch’essa regolare ed abbondante. Nel clima di Modena sarà opportuno far loro passare l’inverno in condizioni protette, non dico di ritirarli al chiuso, ma almeno sotto una tettoia od un balcone in modo che il vaso non sia esposto a piogge o nevicate: un terreno tendenzialmente asciutto durante l’inverno aiuterà a non provocare danni da gelo alle radici.
Parassiti e Malattie degli Oleandri
Ragnetto rosso
Se durante l’estate doveste notare che le foglie assumono un colore grigio ed una riduzione della fioritura, quasi sicuramente i vostri Oleandri sono stati attaccati dal ragnetto rosso. Si tratta di un parassita molto subdolo, perché praticamente invisibile: di solito vive sulla pagina inferiore delle foglie e si nutre suggendo la linfa. Ad ogni puntura però fa sparire una piccola zona verde della foglia, quindi, quando l’attacco è massiccio le foglie prendono un aspetto grigio caratteristico. Il ragnetto rosso va combattuto con prodotti specifici, quindi se avete dei dubbi in merito portate alcune foglie in un garden o una rivendita di prodotti fitosanitari di vostra fiducia e chiedete il prodotto adatto.
Afidi
Gli insetticidi normali vanno invece utilizzati in presenza di afidi: in questo caso si tratta di bestioline gialle che formano colonie numerose agli apici dei rami, sui calici e sui boccioli dei fiori. Un paio di trattamenti effettuati ad una decina di giorni uno dall’altro in genere risolvono definitivamente il problema. Le foglie coriacee degli Oleandri invece non si prestano facilmente agli attacchi fungini, quindi da questo lato possiamo stare abbastanza tranquilli.
Cancro
Un altro problema raro ma grave è un cancro dei rami detto “rogna degli Oleandri”. Si presenta come un’escrescenza corrugata dei rami che spesso diventa nerastra, mentre la parte più apicale del ramo si secca. Purtroppo le cure sono drastiche: provate a tagliare i rami colpiti ben al di sotto dell’escrescenza, poi disinfettate il tutto: compreso il taglio e gli Oleandri vicini, con un prodotto a base di rame. Se però vedete una nuova comparsa di escrescenze è il caso di pensare di estirpare la pianta colpita per evitare che possa contagiare le altre.

Il problema “veleno”
Come molte altre piante normalmente presenti nei nostri giardini, gli Oleandri sono velenosi. La sola vicinanza od il toccare le foglie od i fiori non provoca malori, è necessaria l’ingestione di un certo quantitativo di foglie o fiori. Secondo me la fama di piante velenose per gli Oleandri è DAVVERO SPOPORZIONATA AL RISCHIO EFFETTIVO. Infatti non sono più velenosi delle Surfinie (tutta la pianta), dei Pomodori (tutta la pianta tranne i frutti), delle Melanzane (tutta la pianta tranne i frutti), dei semi dei Tassi, delle Stelle di Natale (tutta la pianta), dei Ficus (tutta la pianta), dei Ciclamini (tutta la pianta), tutti vegetali comunissimi nelle nostre case o nei nostri giardini, ma che non scatenano l’allarmismo che ho visto nei riguardi degli Oleandri….. Forse la cosa migliore, in ogni caso, è non mangiare le piante ornamentali!