Gli Evonimo

Gli Evonimo sono una famiglia piuttosto numerosa di arbusti di piccola e media taglia.
Le cinque specie più usate nei nostri giardini sono: Euonymus alato, E. europeo, E. fortunei, E. microphylla ed E. japonicus.
Le prime due specie di Evonimo sono a fogliame caduco ed hanno la magnifica caratteristica di diventare di un fantastico colore rosso nell’autunno.
Hanno sviluppo maggiore delle altre potendo oltrepassare facilmente i due metri.
Le altre tre specie hanno fogliame persistente, ne sono molto apprezzate le varietà a fogliame variegato.
Le specie sempreverdi di evonimo hanno taglia decisamente più ridotta, infatti, solo raramente E. japonicus supera i 150 cm.
E. fortunei ha portamento tappezzante, raramente supera i 40/50 cm.
Mentre E. microphylla è decisamente nano: infatti pur avendo portamento eretto, solo di rado arriva ai 50 cm.
Tutte le specie di Evonimo fioriscono in tarda primavera, ma i fiori sono piccoli, giallini o verdastri e poco degni di nota.
Nelle specie caducifoglie però è facile veder apparire, a fine estate, delle incredibili bacche trilobate di color rosa fucsia.
A maturazione queste bacche si fessurano lasciando vedere i semi all’interno che sono di un vivido colore arancione.
Durante l’inverno i rami maturi dell’Evonimo alato risaltano per un’altra particolarità: presentano nel senso della loro lunghezza delle piccole “ali” di sughero. Ciò conferisce ai questi rami un aspetto decisamente particolare.


Utilizzo dell’evonimo
Le specie sempreverdi, ed in particolare tutte le varietà di E. japonicus, sono molto utilizzate in giardino per formare siepi basse e folte.
Si fanno notare per il fogliame elegantemente variegato in bianco od in giallo.
A volte vengono associate anche ad altri sempreverdi a fogliame di colore contrastante per creare gradevoli mix.
Evonimo microphylla ed E. fortunei essendo le più nane, sono quelle che meglio si adattano ad essere collocate in fioriere anche relativamente piccole.
In questo caso vengono spesso utilizzati assieme a Ciclamini, Eriche o Viole per creare ulteriori effetti cromatici nella stagione più grigia dell’anno.
Per diversi anni, se seguite con attenzione, non avranno bisogno di rinvasi e vi regaleranno delle macchie verdi, e/o variegate, di notevole effetto.
In inverno nelle varietà di E. fortunei a fogliame variegato, si può notare che la parte più chiara delle foglie prende una colorazione tendente al rosso.
Si tratta un gradevole effetto degli sbalzi di temperatura: quando a primavera le temperature risaliranno, le foglie riprenderanno il loro colore naturale.



Ambiente
Gli Evonimo sono perfettamente adattati sia ai nostri climi che ai nostri terreni, purché non siano sottoposti a ristagni idrici prolungati. Non temono il freddo, anche se intenso, né il caldo soffocante di Modena e della Pianura Padana, inoltre tollerano benissimo lo smog. Nelle forme a fogliame variegato è importante che le piante siano esposte al sole diretto per almeno una mezza giornata. Se le piante vengono collocate in ombra, infatti tendono infatti a perdere la variegatura del fogliame e a ridiventare verdi.
Coltivazione dell’evonimo
Gli Evonimo sono facilissimi da coltivare, dovrete preoccuparvi solo di innaffiarli regolarmente e concimarli a inizio primavera con concimi a lenta cessione. Una seconda concimazione all’inizio dell’estate la raccomando soprattutto per le piante in vaso. Questa seconda somministrazione garantirà agli Evonimo non posti a terra il nutrimento per proseguire nella crescita. Dovranno essere potati almeno una volta l’anno, possibilmente a fine inverno, in modo che la vegetazione nuova copra subito i tagli. Questa operazione serve soprattutto a mantenerli folti ed odinati
Malattie e parassiti
A questo punto vi domanderete “dove sta la fregatura?”. Finora infatti vi ho parlato degli Evonimo come di piante quasi perfette: robuste, poco esigenti adattabili a moltissime situazioni. Ma siccome la perfezione non è di questo mondo anche loro devono avere delle pecche.
Eccole qua: si tratta di una malattia e di un parassita e cioè: del mal bianco od oidio e delle cocciniglie.
Intendiamoci: gli evonimo in condizioni normali sono piante sanissime, robuste e rigogliose, però sono sensibili a questi due malanni. Se non si interviene per tempo le piante posso risultarne molto danneggiate od addirittura morirne.
Il mal bianco è una malattia fungina tipicamente primaverile che porta alla comparsa di macchie biancastre sulle foglie. A queste macchie segue il disseccamento e caduta sia delle foglie colpite che dei rametti più sottili, fino a coinvolgere l’intera pianta. Per prevenire l’insorgenza della malattia è sufficiente distribuire fungicidi specifici contro l’oidio in primavera, circa una volta al mese da marzo a maggio. Abbiate cura di proteggere principalmente le foglie più giovani che sono le più soggette ad ammalarsi.
La cocciniglia invece è un insetto, si presenta come una piccola “righina” bianca lunga un millimetro circa, quasi per niente mobile. Si fissa al fusto, ai rametti ed alla foglia (soprattutto nella pagina inferiore) degli Evonimo. Qui comincia a succhiare linfa e a produrre un numero infinito di uova da cui escono altrettante piccole cocciniglie che si dispongono vicino alla madre….
In poche settimane l’infestazione può diventare veramente seria, le piante cominciano a deperire: prima con un aspetto “stanco” poi i rami iniziano a seccare. Per combattere questo parassita è necessario utilizzare prodotti a base di olio minerale o prodotti sistemici adatti. Questi prodotti sono efficaci soprattutto se usati all’inizio dell’infestazione, quando ancora il numero di parassiti presenti è limitato. Se si agisce quando la proliferazione è già avanzata, purtroppo potrete solo contenere il numero di parassiti, ma sarà molto difficile debellarli completamente.
