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PIANTE ACQUATICHE RADICATE

Note Generali

Sono piante che vivono tutta la loro esistenza in acqua ma hanno l’apparato radicale ancorato al fondo. Tra queste vi sono piante con fogliame e fiori galleggianti sul pelo dell’acqua e piante le cui fronde restano quasi completamente sommerse nello spessore dell’acqua. Anche le piante acquatiche radicate, nelle migliori condizioni ambientali, hanno uno sviluppo rigoglioso e veloce. Quindi è opportuno sceglierle anche in base alle dimensioni che possono raggiungere per evitare sovraffollamenti o un’eccessiva competizione all’interno del vostro laghetto. Nelle prossime righe cercherò di presentarvi più in dettaglio alcune delle piante acquatiche radicate più belle, di più facile reperimento in commercio e di più facile gestione nei nostri spazi d’acqua.

PIANTE  ACQUATICHE RADICATE SOMMERSE

Sono piante acquatiche fondamentali per la creazione di un corretto bioequilibrio all’interno del vostro laghetto in quanto operano un’azione ossigenante nonché di riparo per gli eventuali pesciolini e le loro uova. Tra le più comuni, anche nelle nostre acque di superficie, vorrei segnalarvene qualcuna per la delicatezza e leggerezza del loro fogliame:

Ceratophyllum
Elodea canadensis
Elodea crispa
Myriophyllum
Potamogeton natans
Potamogeton crispus

Cura e coltivazione

La piantumazione

La prima operazione che sarete chiamati a fare sarà la piantumazione. Se avete acquistato piante in vaso potrete posizionare il vaso sul fondo del laghetto o della vasca e zavorrarlo perché non si muova fino all’avvenuta radicazione. Nel caso in cui abbiate acquistato parti di pianta o di rizoma, il mio consiglio è quello di invasare la vostra porzione di pianta prima di immetterla nel vostro specchio d’acqua. Dovrete preparare una vaso adeguato utilizzando per il riempimento della terra di giardino, possibilmente argillosa. Evitate assolutamente i terricci ricchi di torba perché non resterebbero a fondo ma vi intorbiderebbero l’acqua. Essendo ancorate al fondo queste piante sopportano bene anche una leggera corrente. Pertanto, se il vostro spazio d’acqua è dotato di una cascatella, potrete tranquillamente inserire anche una o più di queste specie.

La potatura

Tutte queste piante sono delle perenni, pertanto una volta piantate, le vedrete durare anche diversi anni. Ciò però vuole anche dire che aumenteranno di dimensioni e spesso anche di numero. La soluzione è uno “sfoltimento” dei cespi o una divisione dei rizomi. Selezionerete poi le parti migliori, che verranno reimmesse nell’acqua,  mentre le peggiori dovranno essere eliminate. È un’operazione che consiglio di fare in primavera, in modo che la pianta ripari subito il “danno” ricevuto e arrivi al momento della fioritura già in piena forma.

La concimazione

Mentre in laghetto sarà raro che le piante abbiano carenze nutrizionali, in spazi piccoli spesso le piante entrano in competizione tra loro per le sostanze nutritive. Consiglio di nutrirle con un fertilizzante naturale, la cornunghia. Si presenta in piccole scaglie molto leggere, quindi non sarà possibile disperderle nell’acqua direttamente. Io ne metto un pizzico generoso che chiudo in un “fazzoletto” di tessuto non tessuto (quella garza bianca che si usa per proteggere le piante dalle gelate) assieme a qualche sasso che permetterà di tenere il tutto sul fondo. Un sacchetto per ogni pianta, una volta all’anno garantirà piante ben nutrite e vigorose.

PIANTE ACQUATICHE RADICATE GALLEGGIANTI

Tra le più note e diffuse piante acquatiche radicate galleggianti vi sono sicuramente le ninfee ed i fior di loto, esistono però altre piante con lo stesso portamento, magari meno appariscenti o conosciute, ma altrettanto affascinanti. Vediamo qualche cenno su quelle di più facile reperimento.

Aponogetum distachyus

La pianta è costituita da un rizoma che emette foglie ellittiche dotate di piccioli particolarmente lunghi anche 1 mt. Altri steli portano caratteristiche infiorescenze biforcate costituite da fiori formati da un ciuffetto di stami neri o violacei circondati da due o tre brattee di color bianco puro. Questi fiori sono delicatamente profumati di vaniglia. Negli stati caldi dell’America settentrionale (Carolina) viene coltivata per i suoi germogli e fiori commestibili oltre che per la bellezza della pianta in sé. Necessita di una profondità di acqua tra i 15 ed i 45 cm ed ama posizioni soleggiate, la fioritura è non è continua nella bella stagione ma può ripetersi più volte. In situazioni climatiche miti l’Aponogetum può naturalizzarsi e comunque svernare sul fondo del laghetto, ma in situazioni di inverni molto rigidi potrebbe essere opportuno ripararlo durante la stagione più fredda.

Fior di loto (Nelumbo nucifera)

E’ una delle più esotiche e suggestive piante acquatiche radicate a fogliame galleggiante esistenti,. Per questo vi invito a leggere la scheda più dettagliata che ho preparato e che vi permetterà di conoscere meglio queste fantastiche piante. Cliccando sul link qui di seguito potrete andare direttamente alla loro scheda. Fior di loto

Fior di loto (Nelumbo nucifera)

E’ una delle più esotiche e suggestive piante acquatiche radicate a fogliame galleggiante esistenti,. Per questo vi invito a leggere la scheda più dettagliata che ho preparato e che vi permetterà di conoscere meglio queste fantastiche piante. Cliccando sul link qui di seguito potrete andare direttamente alla loro scheda. Fior di loto

Ninfee (Nynphaea)

Si tratta delle piante acquatiche radicate a fogliame galleggiante più conosciute e forse con il massimo effetto scenografico, per questo vi invito a leggere la scheda più dettagliata che ho preparato e che vi permetterà di conoscere meglio queste protagoniste dei nostri laghetti. Cliccando sul link qui di seguito potrete andare direttamente la loro scheda.  Ninfee

Nynphoides peltata

La pianta è costituita da un rizoma che si sviluppa sul fondo dei laghetti. Il rizoma emette fusti che possono avere lunghezze che da pochi cm possono raggiungere i due metri. Dai fusti si originano foglie che ricordano molto quelle delle ninfee, raggiungono però una dimensione massima di 12 cm di diametro. All’ascella delle foglie nascono i piccioli che sorreggono i fiori di color giallo oro spesso raggruppati in mazzetti, fioriscono da giugno ad agosto. È una pianta spontanea nella Pianura Padana quindi non necessita di ricovero invernale.

Nynphoides peltata

La pianta è costituita da un rizoma che si sviluppa sul fondo dei laghetti. Il rizoma emette fusti che possono avere lunghezze che da pochi cm possono raggiungere i due metri. Dai fusti si originano foglie che ricordano molto quelle delle ninfee, raggiungono però una dimensione massima di 12 cm di diametro. All’ascella delle foglie nascono i piccioli che sorreggono i fiori di color giallo oro spesso raggruppati in mazzetti, fioriscono da giugno ad agosto. È una pianta spontanea nella Pianura Padana quindi non necessita di ricovero invernale.

Orontium acquaticum

Anche questa è una pianta rizomatosa, adatta per profondità di acqua di non più di 25 cm. Dal rizoma si sviluppano lunghi piccioli che lo collegano a foglie ellittiche galleggianti di colore verde-azzurro, idrorepellenti che possono misurare fino a 25 cm. In aprile tra le foglie compaiono le infiorescenze che ricordano molto il fiore delle calle. Sono costituite da uno spatice bianco con la punta che diventa giallo oro e da una spata verde vellutata. In seguito le infiorescenze spariscono ed i cespi di foglie si infittiscono. Sono piante rustiche fino a temperature di -25℃. Si riproducono facilmente per seme che lasciano libero di galleggiare sull’acqua, più difficoltosa è la divisione dei cespi.

Coltivazione e Cura

Nel posizionare e piantare le vostre piante acquatiche radicate nel laghetto o in vasca dovrete usare dell’argilla e NON del terriccio torboso. Il terriccio infatti è costituito in gran parte da sostanza organica leggera che rimarrebbe in sospensione nell’acqua intorbidandola. Queste piante in genere sono reperibili in commercio sia come piante già radicate in vaso che come porzioni di rizoma. Nella prima fase, per tenerle al loro posto, è opportuno zavorrare sia i vasi che i rizomi in modo da evitare galleggiamenti che ritarderebbero l’ancoraggio al fondo. Se volete potete invasare le porzioni di rizoma prima di immetterle in acqua sempre utilizzando terreno argilloso. Come epoca di piantumazione consiglio la primavera inoltrata in modo che  le piante inizino subito a lavorare.

Innaffiatura

Sì, innaffiatura, avete capito bene! nel caso delle piante acquatiche si tratta dell’operazione legata al ripristino del livello dell’acqua nella vasca o nel laghetto. Se avete a disposizione vasche, fontane o laghetti di piccole dimensioni e di profondità limitata, sarà molto importante che il livello dell’acqua non cali mai oltre misura. Ciò infatti potrebbe creare fenomeni di surriscaldamento e perdita di ossigeno dell’acqua, entrambi i fattori possono danneggiare le radici e di conseguenza tutta la pianta. Per non creare sbalzi di temperatura troppo grandi, aggiungete l’acqua di mattina quando anche quella già in vasca si sarà raffrescata nella notte.

Esposizione

Fondamentalmente l’esposizione da offrire alle nostre piante acquatiche radicate sarà soleggiata. Nel caso di vasche o fontane, dove la quantità di acqua è limitata, sarebbe meglio che nelle ore calde delle giornate estive potesse esserci un periodo di ombra. Ciò limiterà gli eventuali danni da surriscaldamento dell’acqua.

Potatura

Queste piante sono delle perenni, pertanto una volta piantate, le vedrete durare più anni. Ciò però vuole anche dire che aumenteranno  sia di dimensioni e che di numero. La soluzione è uno “sfoltimento”  quindi una potatura. I rizomi potranno essere divisi in varie sezioni come si fa per gli Iris quindi poi ripianterete le parti migliori scartando le altre. Il momento migliore per questa operazione è la primavera, essendo il periodo di maggiore attività vegetativa la pianta riparerà il “danno” ricevuto in brevissimo tempo.

Parassiti e Malattie

Come tutte, anche le piante acquatiche radicate possono ammalarsi o essere attaccate da parassiti.

Malattie fungine

Purtroppo l’equilibrio biologico del laghetto o della vasca è molto delicato, quindi andare ad irrorare le foglie con degli antiparassitari è altamente sconsigliabile. In caso di malattie fungine, che di solito si evidenziano con macchie scure sulle foglie, asportate, per quanto possibile, la vegetazione danneggiata. Di solito al migliorare delle condizioni climatiche la malattia si risolverà da sola.

Parassiti animali

Tra i parassiti animali i più frequenti sono gli afidi che come nelle altre piante vivono suggendo la linfa e quindi indebolendo i loro ospiti. Anche in questo caso consiglio di evitare di distribuire antiparassitari. Dato però che gli afidi hanno scarsa mobilità potete cercare di far affondare di qualche cm le foglie invase dai parassiti e tenerle sotto il pelo dell’acqua per qualche ora. In questo modo gli afidi annegheranno o diventeranno cibo per eventuali pesci rossi presenti e la pianta non sarà danneggiata dal “trattamento”.