Piante acquatiche e palustri
Sono piante indissolubilmente legate all’abbondante presenza di acqua.
Mentre le piante acquatiche vere e proprie non potrebbero vivere senza di essa, per le palustri la presenza di acqua “liquida” non è così indispensabile.
Quando sentiamo parlare di laghetti pensiamo subito a quei “gioielli” che sono inseriti nei giardini giapponesi o inglesi e, subito dopo, alle zanzare che si troveremmo in giardino.
Entrambe queste idee però possono essere ridimensionate a misura dei nostri spazi.
Esistono infatti soluzioni di facile gestione che vi permetteranno di personalizzare il vostro “laghetto” in un modo unico e suggestivo.
E’ chiaro che non molti di noi possono permettersi un vero e proprio laghetto, ma non è necessario arrivare a tanto per godere della bellezza di alcune piante acquatiche e palustri.
Anche un terrazzo, può ospitare un piccolo spazio adatto per la coltivazione di queste piante.

Laghetto: da sogno zen a realtà in giardino!
Il “laghetto” può essere costituito anche solo dallo spazio di una fioriera (tipo una grossa bacinella).
Arredatelo con un paio di Ninfee, un Papiro, un Ibisco o una Pontederia da disporre su mattoni affioranti sul pelo dell’acqua e il gioco è fatto!
Potrete poi decidere di mascherare o meno la vostra vasca con un rivestimento, mettere o meno un gioco d’acqua, ma gli elementi fondamentali ci sono già tutti.
Una soluzione come questa può essere realizzata anche su un terrazzo senza particolari installazioni.
Chiaramente se avete disponibilità di spazio potrete realizzare allestimenti più complessi ed articolati, ma per piccoli spazi si può partire anche così
Una volta riempita di acqua alla vostra vasca necessiteranno solo dei rabbocchi.
La manutenzione delle piante durante la bella stagione sarà limitata a qualche “sfoltimento”, dato che spesso si tratta di piante dallo sviluppo generoso.
Una volta all’anno, in primavera, sarà necessario operare le divisioni dei rizomi e/o dei cespi e provvedere alla concimazione.
Piante acquatiche SI’, zanzare NO:
Le zanzare?
Ecco un suggerimento molto eco-sostenibile sia per l’ambiente che per le vostre tasche: per pochi euro acquistate qualche pesciolino rosso, si nutrono proprio di larve di zanzara!
Vi assicuro che non avrete più zanzare di quando non avevate le piante acquatiche.
Anzi, forse ne avrete di meno, perché, sentendo la presenza di acqua, molte zanzare dei dintorni verranno a deporre le uova nella vostra vasca.
Ma i vostri pesciolini rossi non chiederanno di meglio che farne una gustosa merenda!

Quali piante scegliere?
In azienda ci stiamo attrezzando per avere una certa varietà di piante acquatiche e palustri, ma siamo ancora in fase di studio ed assestamento, quindi non sempre avremo l’assortimento completo.
Se avvertiti per tempo delle vostre richieste potremo però organizzarci e procurarvele in tempi ragionevoli.
Tenete presente che l’epoca migliore per allestire il vostro laghetto, grande o piccolo che sia, è la primavera: dalla seconda metà di Marzo a Giugno.
Per meglio orientarsi nel mondo semi-sconosciuto delle piante acquatiche e palustri, ho cercato di creare delle categorie in modo da poter capire più velocemente dove andare a cercare ciò che vi può essere più utile.
Piante acquatiche:
Tra le piante che vivono in acqua dobbiamo distinguere tra:
piante FLUTTUANTI cioè che galleggiano liberamente sulla superficie dell’acqua senza alcun rapporto con il fondo (se non nel periodo di quiescenza).
piante RADICATE al fondo del laghetto.
Tra queste si distinguono quelle la cui vegetazione resta quasi sempre sommersa: Piante acquatiche radicate sommerse.
L’altro gruppo invece è quello delle piante che pur essendo radicate lasciano che la loro vegetazione galleggi sulla superficie dell’acqua: Piante acquatiche radicate galleggianti.
Piante Palustri:
Per piante palustri si intendono tutte quelle piante che vivono in terreni molto umidi o che per certi periodi dell’anno possono anche essere completamente sommersi da pochi centimetri d’acqua come le rive di un laghetto.
Sono piante le cui radici si sono adattate a vivere in condizioni di terreni senza aria come quelli degli acquitrini o degli stagni (dove c’è troppa acqua non c’è aria, è questo che fa morire tante piante che non sopportano i ristagni d’acqua nel terreno).
Tra le piante palustri prenderemo in considerazione solo specie perenni che potranno essere erbacee, arbusti o addirittura alberi.
