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Tulbaghia violacea

Note generali

La Tulbaghia è un’ottima erbacea perenne da sole pieno. Nel portamento ricorda molto gli Agapanthus: lunghe foglie nastriformi e steli alti che portano infiorescenze semisferiche di fiori di color lilla. A differenza degli Agapanthus, che hanno il loro momento di fioritura limitato a un mese e poco più, la Tulbaghia fiorisce da maggio a ottobre, spesso portando più steli fioriti contemporaneamente. Il fusto vero e proprio della Tulbaghia è semi-sotterraneo, per cui i ciuffi sembrano nascere direttamente dal terreno. Le foglie adulte sono strette, nastriformi lunghe circa 40 cm; si tratta di una vegetazione ordinata, di un bel verde quasi lucido. Purtroppo da queste belle foglie, ed in generale da tutta la pianta, al tocco si sprigiona un intenso aroma di cipolla.

Cura e coltivazione

Coltivazione a terra

Fondamentalmente la Tulbaghia è una pianta con pochissime esigenze: gradisce terreni ben drenanti, esposizione soleggiata e non ama innaffiature troppo abbondanti.
Se coltivata a terra le esigenze nutrizionali saranno limitate, ma almeno una concimazione all’inizio della stagione le darà la giusta “spinta” per partire.

 

Coltivazione in vaso

E’ possibile coltivare la Tulbagiha anche in vaso a condizione di darle contenitori relativamente capienti. Sarà necessario concimare almeno un paio di volte durante la stagione vegetativa utilizzando fertilizzanti a lenta cessione per piante fiorite. Per non avere fenomeni di surriscaldamento delle radici, ma avere ugualmente belle fioriture sarà utile posizionare il vaso in modo che abbia mezza giornata di esposizione al sole.  

Innaffiatura

Piantata a terra la Tulbaghia avrà esigenze di acqua limitate, anzi sarà importante prevedere uno strato di drenaggio, quando la si pianta per evitare ristagni.
Per avere una bella vegetazione e fioriture abbondanti sarà importante che le innaffiature siano regolari anche se non proprio abbondanti.
In vaso l’apporto di acqua dovrà essere, per forza di cose, più frequente ma in ogni caso, aspettate che il terreno si asciughi tra una innaffiatura e l’altra.
Questa pianta infatti è in grado di sopportare benissimo situazioni anche molto calde e periodi relativamente prolungati di siccità.
La pianta inizierà a seccare partendo dai fiori per passare poi alle foglie.
Però fino a che parte delle foglie sarà verde, sarà ancora possibile recuperarla: ricominciate ad annaffiarla gradualmente ma regolarmente.
Lentamente la vedrete rinvigorirsi, probabilmente l’anno successivo riuscirà a tornare a fiorire.

 

Divisione dei cespi

Se coltivata in vaso, ogni due o tre anni, sarà necessario dividere i cespi prima che diventino troppo fitti.
Se questa operazione non viene fatta la vegetazione si farà meno vivace e la fioritura diminuirà.
Con cadenza più distanziata conviene farlo anche per le piante poste a terra per “ringiovanire” i cespi.
L’epoca migliore è il mese di aprile.
Per farlo cavate la pianta dal vaso od estirpatela da terra, quindi con un coltello tagliate la zolla e separate i ciuffi facendo meno tagli possibile.
Ogni porzione andrà poi subito ripiantata in altri contenitori o a terra.
Oltre all’uso di attrezzi adatti raccomando l’uso di guanti di gomma.
I rizomi della Tulbaghia vi lasceranno un formidabile odore di cipolla attaccato alla pelle di cui ci si libera solo dopo diversi giorni (parlo per esperienza personale, se non si era capito!).

 

Utilizzo

La Tulbaghia è utilizzabile sia come bordura monospecifica, sia intercalata ad altre erbacee perenni. Molto bella l’associazione con Hemerocallis Stella de Oro, che fiorisce in giallo o con Rose tappezzanti rosa o rosse. Mi è piaciuta molto una bordura realizzata con Berberis atropurpurea Nana e Tulbaghia: l’effetto dei fiori lilla contrapposti al rosso del fogliame della Berberis è veramente notevole!

Malattie e parassiti La Tulbaghia è una pianta molto sana, se riuscite ad evitare ristagni d’acqua che possono creare dei marciumi, non avrete altri problemi.  

Curiosità

Le foglie ed i fiori sono commestibili e possono essere usate a crudo per insaporire ed ornare zuppe ed insalate. L’intenso aroma che si sprigiona da tutta la pianta, radici comprese, sembra sia un ottimo repellente naturale contro le talpe.