Forsythia

Se esiste un cespuglio che a fine inverno è capace di lasciarvi a bocca aperta davanti alla sua sfolgorante fioritura è sicuramente la Forsythia.
Chiamata comunemente Forsizia si tratta di arbusti a foglia caduca, sono molto rustici e sicuramente la loro fioritura li rende immediatamente riconoscibili.
Diverse persone ritengono che gli arbusti a fogliame deciduo siano meno belli o decorativi di quelli sempreverdi.
Penso che le Forsythie siano uno degli esempi migliori di quanto questa opinione sia discutibile.
La sua fioritura “esplosiva” non avrebbe infatti lo stesso effetto se fosse coperta da fogliame persistente!
Anche in questo genere di cespugli esistono diverse varietà che sono differenti tra loro per diversi caratteri.
Sfumature di colore e grandezza dei fiori ma, soprattutto, per portamento dei rami: eretto, arcuato o addirittura tappezzante.
Coltivazione della forsythia
La Forsythia si adatta a qualunque tipo di terreno, anche pesante.
Se però volete minimizzare i rischi derivanti da terreni troppo argillosi predisponete, sul fondo della buca di impianto, uno strato di materiale drenante.
In questo modo anche nelle stagioni più piovose le Forsythie saranno al riparo da marciumi delle radici.
Potatura
La potatura di questi cespugli non è indispensabile, ma può servire ad indurre una ramificazione più fitta e a riordinarne la forma.
Con la potatura si favorisce lo sviluppo di nuova vegetazione e si avranno fioriture più abbondanti.
L’epoca di potatura più indicata è quella immediatamente successiva alla fioritura, quindi a inizio aprile.
Potare in questo periodo ci permette di vedere la fioritura fino alla fine e quindi di riordinare il cespuglio prima della nuova stagione di vegetazione.
Concimazione
Sempre a inizio primavera è consigliabile una concimazione con fertilizzante organico oppure chimico ma equilibrato, magari a a cessione graduale.
Esposizione
Per quanto riguarda le preferenze di esposizione, la Forsythia ama le posizioni soleggiate, ma tollera benissimo anche situazioni di ombra parziale.
In situazioni di ombra più o meno marcata ci sarà uno slittamento nell’inizio della fioritura rispetto ai cespugli più esposti al sole.
Questo arbusto non teme il freddo nemmeno se intenso, eventuali danni dovuti a nevicate pesanti potranno essere ridimensionati al momento della potatura.
Innaffiatura
Durante l’estate è consigliabile che non soffra per siccità: potrebbe causare la caduta delle foglie ed il disseccamento dei rametti più sottili.
Parassiti e malattie
Per quanto concerne parassiti e malattie devo dire che la Forsythia è una delle piante più robuste che conosca, sia a livello di malattie fungine che per quanto riguarda i parassiti animali.
A parte qualche sporadico attacco di afidi sulle punte più tenere dei rami e qualche “assaggio” da parte di larve di lepidotteri, non vi dovrebbero essere altri problemi causati da insetti.
Le possibili malattie fungine sono tutte legate ai ristagni idrici: prevenendo questi si prevengono anche le malattie. In caso di primavere particolarmente umide, potrebbe essere utile un trattamento preventivo a base di un fungicida ad ampio spettro.

Utilizzo della forsythia
Tra le diverse varietà di Forsythia, ve ne è una molto particolare: è tappezzante, non più alta di 80 cm, forma macchie espanse larghe anche 150 cm.
Ha fiori abbondanti color giallo pompelmo, può essere piantata anche in vasche o al bordo di terrazzamenti per ottenere un bellissimo effetto ricadente.
Le piante a portamento eretto possono anche essere potate in forme squadrate, sferiche o piramidali come si fa nell’arte topiaria.
L’ottima risposta della pianta alla potatura permette di ottenere forme fitte e folte.
In questo caso però per mantenere la pianta in forma sarà necessario potare leggermente nell’autunno per accorciare tutti i rami che saranno cresciuti oltre i limiti imposti dalla forma.
Veramente eccezionale è una siepe realizzata con la sola Forsythia o intercalata ad altre essenze sia caducifoglie (Carpino, Hibiscus, Melograno, Prunus pissardii) che sempreverdi (Photinia, Lauroceraso, Oleandri).
Utilizzando le specie più erette si riesce a mantenere facilmente la siepe anche oltre i due metri di altezza.
Curiosità
I rami di qualunque Forsythia, se interrati, o a volte anche se solo appoggiati a terra, emettono facilmente radici.
Se durante la primavera interrerete una parte di ramo (anche in un vaso), in poche settimane potrete ottenere, a costo zero e molto facilmente, nuove piantine.
La forsythia originaria della Cina, deve il suo nome a William Forsyth, il primo che la coltivò in Europa nei giardini reali di Re Giorgio III di Inghilterra di cui era capo-giardiniere.
Lo stesso Forsyth fu uno dei sette fondatori della Royal Horticoltural Society, ancora oggi uno dei punti di riferimento della botanica mondiale.
Il nome della Forsythia nel linguaggio dei fiori significa “bellezza che dura poco“…. ma che splendore quando c’è!!!!
