La Gaura è un’elegante erbacea perenne dalla fioritura leggera ma persistente: da maggio fino ai primi freddi. Questo è già un buon motivo per innamorarsi di questa pianta, ma conoscendola meglio capirete perché per me è stato un colpo di fulmine.
Il suo nome in greco significa “orgoglio” e in effetti la Gaura sembra essere davvero orgogliosa di presentare al mondo le sue belle ed alte spighe. Il fatto poi che siano rette da steli sottili che ondeggiano lievemente ad ogni soffio d’aria le rende ancora più affascinanti.
I suoi fiori ricordano vagamente delle piccole orchidee nei colori che vanno dal bianco puro al rosa carico passando per tutte le sfumature intermedie.
Caratteristiche
La pianta in realtà non è né un’erbacea perenne né un arbusto. Come alcune Salvie da fiore o anche la Perovskya, la Gaura è un suffrutice cioè la vegetazione prodotta nell’anno è erbacea mentre solo la base risulta legnosa. Si adatta bene ad ogni terreno purché non vi siano ristagni d’acqua, invece regge bene anche situazioni di irrigazioni relativamente scarse. Ama situazioni molto luminose, anche assolate, il troppo sole però potrebbe ridurre, in piena estate, la produzione delle spighe. Al massimo della sua vegetazione potrà raggiungere i 70 cm di altezza, esistono anche varietà nane che rimarranno sui 45 cm al massimo. Non ha problemi a sopportare il freddo.
Coltivazione della Gaura
È possibile piantare la Gaura sia a terra che in grandi fioriere.
Come già detto scegliete una posizione luminosa, ma magari non costantemente assolata. Mettetela a dimora a inizio primavera con un buon quantitativo di terriccio universale per invitare le radici ad espandersi. Se ci si trova in un terreno facile ai ristagni d’acqua, prevedete anche un generoso strato di materiale drenante sul fondo della buca di impianto.
Data la sua fioritura continua per diversi mesi l’anno sarà opportuno sostenerla con concimazioni regolari per tutta la buona stagione. Nelle fioriere potrete utilizzare un buon concime liquido o idrosolubile una volta ogni 20/30 giorni, mentre a terra potrete utilizzare del concime granulare a lenta cessione per piante fiorite 2/3 volte l’anno.
In autunno od in primavera, alla fine delle gelate (attenzione alle gelate tardive!!!), la Gaura dovrà essere potata. Gli steli dovranno essere abbassati a 35/40 cm dal suolo (25/30 per le varietà nane), questa operazione serve a mantenere la forma della pianta più compatta ed ordinata e a favorire la produzione di vegetazione nuova e fresca.
Durante la stagione poi i si potranno abbassare i singoli steli sfioriti circa alla metà della loro lunghezza per favorire la produzione di nuove spighe.
Per chi ha poco tempo suggerisco invece una potatura leggera di tutto il cespo appena prima ….. delle ferie!
Se state via per una quindicina di giorni al vostro ritorno la Gaura sarà di nuovo pronta ad accogliervi con una nuova fioritura!
Parassiti e malattie
Anche su questo fronte solo buone notizie! La Gaura non è soggetta a malattie fungine e fondamentalmente gli unici parassiti che potrebbero darle fastidio sono gli Afidi o pidocchi delle piante da cui ci si difende abbastanza facilmente somministrando un buon insetticida.