I Gerani

Note Generali sui gerani
L’uomo, in tanti anni di coltivazione, ha incrociato e selezionato i Gerani per ottenere colori sempre più vari e altre caratteristiche che ne hanno fatto tra le piante ornamentali più coltivate in Europa.
Pur appartenendo tutti alla stessa specie i gerani vengono spesso raggruppati in base a caratteristiche di portamento o di forma del fiore.
Tipologie di Gerani
- gerani “zonali” dal portamento eretto e dalle infiorescenze che ricordano quelle delle ortensie,
- gerani “parigini” dal portamento ricadente con numerose infiorescenze composte da fiori semplici,
- gli “edera” con portamento ricadente ma con fiori spesso doppi,
- i gerani “giapponesi” a portamento eretto e dai grandi fiori doppi,
- gli Angeleyes dal portamento semi eretto ma dai fiori piccoli dalla forma che ricorda quelli delle viole cornute,
- i gerani aromatici eretti o semi-eretti, il cui pregio principale è quello di avere il fogliame profumato con vari aromi.
Coltivazione e Cura dei Gerani
Quando comprate i gerani, la cosa più importante è valutare che la pianta sia sana, rigogliosa e ben formata.
Una pianta sana, anche se ha pochi fiori aperti al momento dell’acquisto, dà il massimo delle premesse per un buon risultato.
Al contrario una pianta con un bel fiore grande e aperto, ma con un aspetto generale poco florido, potrebbe aver subito degli stress.

Piantumazione
Per la piantumazione utilizzate un buon terriccio universale, se ne avete la possibilità, sarebbe meglio aggiungere un po’ di terra del giardino o di campagna in ogni vaso. L’argilla, infatti, è ricca di sali minerali e si comporta come una spugna, cioè assorbe acqua per poi cederla gradualmente man mano che il terriccio si asciuga. Se utilizzate vasi grandi è opportuno predisporre uno strato di drenaggio per evitare che il terriccio resti bagnato troppo a lungo. In fioriere di piccole e medie dimensioni il drenaggio è meno importante.
Esposizione
Fino a pochi anni fa i Gerani erano le piante giuste per posizioni assolate. A causa dei cambiamenti climatici però le nostre estati sono diventate via via più calde, con il risultato che, oggi, i Gerani esposti per molte ore al sole pieno ne soffrono. Il problema fondamentale risiede nel fatto che in queste situazioni i vasi si surriscaldano e le radici vengono danneggiate, di conseguenza tutta la pianta entra in crisi. Attualmente i Gerani vivono e fioriscono benissimo anche con solo mezza giornata di sole o, addirittura, senza sole diretto, a patto che vi sia una luminosità veramente buona.
Concimazione
I Gerani sono piante dall’attività intensa durante la buona stagione, devono quindi essere ben nutriti per dare il meglio. Se utilizzate i concimi liquidi la frequenza ottimale è di una volta alla settimana, però nei mesi più caldi, quando anche le piante “rallentano”, riducete la quantità di concime somministrato per volta. Per avere un impegno meno frequente si possono utilizzare i concimi a lenta cessione: si tratta di concimi granulari che rilasciano il nutrimento gradualmente nell’arco di tre-quattro mesi. Devono essere mescolati al terriccio al momento della preparazione dei vasi.
Avendo a disposizione questa concimazione di base, la somministrazione di concimi liquidi per stimolare la fioritura può essere ridotta a 2 volte al mese. Dalla metà di settembre cominciate a diradare le concimazioni fino a sospenderle del tutto da fine ottobre. Le piante in questo periodo devono prepararsi al riposo invernale, quindi non devono essere indotte a produrre nuova vegetazione che risulterebbe debole e poco resistente al freddo.
Innaffiatura
Una volta eseguito il trapianto bagnate abbastanza abbondantemente, ma in seguito, come sempre, innaffiate quando il terriccio risulta asciutto. Innaffiate preferibilmente di mattina presto così sarete certi che la terra si sia sicuramente rinfrescata durante la notte.
Innaffiare di sera, invece, può nuocere alle piante proprio per l’improvviso sbalzo di temperatura tra terreno ancora caldo e l’acqua fredda. Cercate sempre di bagnare le foglie il meno possibile, anche se innaffiate di mattina. I raggi del sole attraversando le gocce d’acqua vengono “concentrati” e potrebbero provocare delle ustioni.

Malattie e Parassiti dei gerani
Malattie fungine
Evitando i ristagni d’acqua in genere si è già fatto un buon lavoro per evitare tutte le malattie fungine. Solo in presenza di un clima particolarmente umido prolungato nel tempo si possono avere attacchi di botrite o di ruggine. In questo caso si può agire in prevenzione trattando con un buon fungicida ad ampio spettro per prevenire eventuali sintomi.
Parassiti animali
Mentre molte piante da fiore sono spesso infestate da afidi, i Gerani lo sono raramente. In compenso sono molto amati dalle larve delle farfalle e dei microlepidotteri che banchettano allegramente e voracemente con le foglie dei nostri gerani. Ultimamente poi è comparsa una insignificante farfallina di color marrone che depone le sue uova sui fusti dei gerani. I bruchi che nascono penetrano all’interno del fusto stesso.
Mangiando a testa in giù il bruco si dirigerà verso la base della pianta, la parte di fusto sovrastante la galleria annerirà e seccherà. Volendo eliminare il bruco, quindi, dovremo tagliare il fusto qualche centimetro più in basso rispetto alla parte annerita. Per proteggere le nostre piante dovremo distribuire ogni 15 giorni, regolarmente, insetticidi contro queste larve. Si possono utilizzare insetticidi sistemici per evitare di distribuire veleni troppo spesso. Si tratta di sostanze che vengono assorbite dalla pianta e rimangono attive fino a due mesi.

Curiosità sui gerani
I Gerani dei nostri balconi fanno parte della più ampia famiglia dei Pelargoni cui appartengono anche i Gerani perenni di cui abbiamo diversi rappresentanti selvatici anche nei nostri boschi. Gli olii essenziali che danno il caratteristico odore alle foglie dei Gerani sono degli ottimi repellenti per insetti molesti come le zanzare, per questo entrano nella composizione delle lozioni anti punture.