Nandina

Note generali sulla Nandina
Detta anche bambù sacro, la Nandina è un bellissimo cespuglio sempreverde, sano, adattabile a tutte le esposizioni e con esigenze davvero molto limitate.
Il suo fogliame leggero ed il suo modo di vegetare, attraverso numerosi steli che partono direttamente dal terreno, ricorda in effetti quello dei bambù, ma la Nandina offre diversi pregi non indifferenti:
- non ha le stesse esose necessità di acqua del bambù, anzi, tranne che nel momento del gran caldo estivo è meglio non abbondare con l’acqua
- non è infestante
- il suo fogliame ha sempre sfumature rossastre: in primavera per la vegetazione nuova ed in autunno/inverno quando gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte colorano vivacemente anche il fogliame adulto.
- alla bianca fioritura estiva segue la formazione di bellissimi grappoli di bacche rosso vivo che persistono sulla pianta per tutto l’inverno
- si adatta molto bene anche alla vita in fioriere purchè di dimensioni adeguate
Utilizzo
Essendo una pianta a sviluppo non rapidissimo e raggiungendo al massimo i 2 metri in altezza la Nandina non è adatta a creare siepi alte, soprattutto siepi squadrate dato il suo portamento “morbido”.
È invece eccezionale per creare macchie che risalteranno in modo incredibile durante l’inverno grazie sia al fogliame, che tende ad prendere toni di rosso molto vivace, sia ai numerosi grappoli di bacche che porta normalmente.
Associata ad Ellbori, Ciclamini e/o Viole nell’inverno e a Begonie od Impatiens nell’estate sarà sicuramente un punto di forza dl vostro angolo verde.
Coltivazione della nandina
Come già accennato la Nandina non ha particolari esigenze nè in fatto di terreno nè in fatto di esposizione.
Se piantata in fioriera preferisce posizioni che siano ombreggiate almeno nella parte più calda della giornata, se piantata a terra invece sopporta discretamente anche il sole pieno a patto che sia adeguatamente innaffiata.
Una posizione troppo ombrosa limita sia la fioritura, di conseguenza anche la produzione di bacche, sia la colorazione del fogliame.
Qualche concimazione nell’arco dell’anno con un concime a lenta cessione distribuito a fine inverno ed uno più specifico per le piante da fiore nella primavera, indurranno la pianta a preparare una folta vegetazione ed una abbondante fioritura.
Questi sono i presupposti essenziali per avere una pianta sana, rigogliosa con una ricca produzione delle belle bacche rosse che sono il punto di forza estetico di questa pianta.
Curiosità
Esiste una varietà di Nandina a portamento nano, la “Fire power” che ha foglie che durante l’inverno prendono una colore davvero molto intenso.
Da noi spesso patisce per il clima troppo umido della Pianura Padana ma ne ho visto bordure, anche miste, veramente spettacolari in località collinari.

Potatura
Un’altra caratteristica molto simpatica di questa bella pianta è il fatto che praticamente non va potata. Si ricorre alle forbici solo nel caso in cui qualche ramo tenda ad alzarsi troppo sull’insieme della pianta.
Questi rami tendono a “guastare” il profilo del cespuglio perchè si vuotano nella parte più bassa e mantengono la vegetazione solo in alto a formare un ombrellino che si alza sopra il resto della pianta.
Asportare questi rami è solo un’operazione estetica non ha altre ambizioni.
Malattie e parassiti
La Nandina è una pianta fondamentalmente molto sana: anche nel clima umido di Modena è difficile trovare malattie fungine su questi cespugli.
Anche per quello che riguarda gli insetti non sono particolarmente soggette nè ad afidi, nè a cocciniglia e nemmeno a infestazioni di bruchi.
Alle volte si possono trovare delle mangiate riconducibili ad oziorrinco o a cimici o cavallette, ma sono davvero casi sporadici.
Le Nandine sono più che altro sensibili alle fisiopatie, cioè a deperimenti dovuti alle condizioni climatiche cu sono esposte:
esposizioni prolungate al sole cocente, od a venti freddi o a situazioni di ristagno di acqua, possono provocare danni e caduta del fogliame, ma se la cosa non è troppo prolungata in genere è possibili recuperare la pianta.
Come molti sempreverdi anche la Nandina non ha uno sviluppo molto rapido per cui un danno ingente verrà riparato in diversi mesi di vegetazione.
