Basilico

Note Generali
Se esiste un’erba il cui profumo automaticamente richiama la cucina italiana, credo che sia proprio il basilico.
Ne esistono molte diverse varietà con aromi differenti, anche molto speziati.
Ma il basilico italiano è assolutamente inconfondibile e, fortunatamente per noi, molto semplice da coltivare.
Coltivazione e Cura del Basilico
Per coltivare il basilico si può partire sia dalla semina che dalle giovani piantine preparate dai produttori pronte per il trapianto. Anche presso il nostro vivaio situato alle porte di Modena potrai trovare un’ampio assortimento di piante aromatiche tra cui il profumatissimo basilico.
La semina
Se volete cimentarvi con la semina vi conviene dotarvi di un alveolare, cioè uno di quei contenitori di plastica con tante piccole buche che vanno riempite di terriccio leggermente pressato.
Entro queste buchette disponete tre o quattro semini per ciascuna.
Coprite con un leggero strato di terriccio, pressate delicatamente il tutto ed innaffiate in modo da bagnare bene il terriccio.
Da ora in poi l’umidità andrà mantenuta costante fino alla nascita dei germogli.
Il basilico è una pianta originaria dell’Asia tropicale, quindi ama temperature calde e stabili, attorno ai 20℃, sicuramente non sotto i 10℃.
La nascita dei germogli avverrà in circa 20 giorni.
Quando le piantine avranno quattro foglie potranno essere trapiantate.
Il trapianto
Sia che le abbiate seminate voi, sia che abbiate acquistato le zollette, le giovani piante dovranno esser messe a dimora.
Se le piantate in vaso scegliete un terriccio leggero e drenante. Se le piantate a terra, lavorate bene il terreno per renderlo soffice.
In ogni caso abbiate cura di spaziare le piantine perché il basilico è una pianta con un accrescimento notevole: se lo tenete troppo fitto potreste avere problemi di “sovraffollamento”.
Tre zollette in genere sono sufficienti per un vaso di 20-25 cm di diametro o per una fioriera di 40 cm di lunghezza.
Una volta al mese potrà essere concimato con un buon fertilizzante universale a pronto effetto da aggiungere all’acqua dell’innaffiatura.
In estate vi accorgerete che gli apici produrranno delle spighette di fiorellini bianchi o rosati, conviene asportarle per impedire che la pianta possa produrre semi.
La produzione dei semi indica alla pianta che il suo sviluppo è completato e quindi può prepararsi a morire.
Asportando i fiori invece stimoleremo la pianta a vegetare ancora e la sua durata potrà aumentare anche di diversi mesi, a volte fino ai primi geli.
Innaffiatura
Per crescere in modo così vigoroso e veloce il basilico necessita di un’innaffiatura generosa praticata però solo quando il terriccio sarà tendenzialmente asciutto, vanno assolutamente evitati i ristagni.
Coltivandolo in vasi di terracotta, che è un materiale poroso, si permette la traspirazione anche attraverso le pareti e quindi diminuisce la possibilità di ristagni idrici.
Con un po’ di attenzione però anche un qualunque vaso in plastica vi darà ottimi risultati.
Esposizione
Il basilico viene molto bene in posizioni molto luminose ma, soprattutto se tenuto in vaso, vi consiglio di esporlo al sole diretto solo per poche ore al giorno, possibilmente di mattina.
Parassiti e Malattie
Come già accennato il basilico ama la stagione calda quindi seminatelo e soprattutto trapiantatelo solo quando le giornate tenderanno già al caldo.
Temperature troppo basse portano ad ingiallimenti e sviluppo di muffe che spesso portano a morte le piantine.
Periodi di forte umidità associata a temperature miti sono le condizioni ideali per lo sviluppo di muffe.
Purtroppo curare la malattia con i prodotti adatti può voler dire non consumarne a scopo alimentare le foglie per almeno tre settimane.
Io propendo per il non trattare: piuttosto conviene preparare più vasi o più piante in modo che se si dovessero presentare dei problemi, si possa attingere altrove.
Il basilico è molto apprezzato oltre che da noi anche dalle lumache, con e senza chiocciola.
Se lo coltivate in vaso potrete difenderlo distribuendo regolarmente grani di lumachicida attorno alla base del vaso.
Se invece lo avete a terra la situazione è più complicata perché il lumachicida non andrebbe distribuito sul terreno in cui viene coltivato.
Si può anche posizionare i grani di lumachicida in scatoline dotate di coperchio (anti pioggia), ma con aperture che permettano alle lumache di raggiungere i granuli. ciò permette di posizionarlo vicino al basilico senza inquinare il terreno.
Curiosità
Il suo nome significa “pianta del re” per la sua bontà e già i greci antichi ritenevano che avesse proprietà afrodisiache.
Ne esistono molte varietà con aromi anche molto diversi da quello che conosciamo, con foglie grandi che ricordano quelle degli spinaci o foglioline piccole come quelle del timo (basilico greco).
Oltre che preparare il famoso “pesto” (di cui non do la ricetta perché ciascuno ha la sua), potrete conservarne le foglie, mettendole sott’olio.
Se in pieno inverno vi verrà voglia di estate, preparate un piatto di penne con dadini di mozzarella, pomodorini e conditele con quest’olio… e l’estate sarà lì.