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rinvasare le piante

Rinvasare le piante è una delle principali operazioni in cui si deve cimentare chi coltiva piante in vaso.
È un’operazione assolutamente necessaria: il vaso è sia il piatto in cui le piante mangiano, sia l’ambiente in cui crescono le radici. Man mano che le piante crescono e si sviluppano consumano i sali minerali contenuti nel terriccio e a questo possiamo sopperire, per un po’ di tempo, somministrando concimi che ripristinino i nutrienti.

Ma all’interno del vaso le radici si accrescono in continuazione proprio alla ricerca di questi nutrienti. In vasi molto piccoli o in vasi che ospitano piante per molti anni, si arriva ad un punto in cui il terreno praticamente non si vede più…. È come far stare una persona che porta il 40 in scarpe del 38…. può durare per un po’, ma non per molto!!
Vediamo allora come dar sollievo alle piante rinvasandole nel modo giusto.

Cosa serve per rinvasare

Se si tratta di vasi di dimensioni ridotte, cioè fin verso un diametro di 24 cm, è molto comodo poter operare su un tavolo magari ricoperto plastica.

Qui posizionerete la pianta da rinvasare, il vaso nuovo, cocci o ghiaia o argilla espansa ed il terriccio NUOVO. Mi raccomando: se fate lo sforzo di rinvasare la pianta NON usate terriccio che viene da altri vasi!
Possono anche essere utili un coltello od un cutter.
Il vaso nuovo deve ovviamente più capiente di quello vecchio ma sempre proporzionato alla pianta. Non solo esteticamente è più gradevole da vedere, ma si evita di avere possibili problemi all’inizio di marciumi radicali e negli anni di parassiti che possono annidarsi nel terriccio troppo vecchio. In genere si aumenta il vaso nuovo dai 4 ai 10 cm di diametro rispetto al vaso precedente. Ciò garantisce alla pianta un buono sviluppo per almeno due/tre anni.

Come procedere per il rinvaso

Estraete la pianta dal vaso, se la cosa è un po’ difficoltosa e avete a che fare con vasi in plastica, comprimete le pareti tutto intorno per agevolare il distacco della zolla. Poi date piccoli colpi secchi dall’alto verso il basso sul bordo del vaso mentre trattenete la pianta con l’altra mano.
A questo punto occorre fare una valutazione.
Se state rinvasando dei cespugli e la zolla che avete estratto  si presenta come un ammasso molto fitto di radici, potete con un cutter tagliare una fetta di 2 cm al massimo dal fondo della zolla stessa.
Se invece la zolla non è così compromessa potete “graffiare” la rete di radici in due o tre punti, senza andare in profondità. Questi graffi stimoleranno la pianta a produrre nuove radici verso l’esterno cioè verso il terriccio nuovo.

Se invece le piante sono molto giovani e/o state rinvasando delle stagionali nei vasi in cui vivranno per il resto della stagione, NON TOCCATE LE RADICI!!
Danneggiare le radici di piante che hanno solo pochi mesi o poche settimane di vita potrebbe addirittura ucciderle, al massimo potete asportare dalla zolla un po’ di terriccio superficiale se ciò vi agevola nel rinvaso.

Nel vaso nuovo disponete sul fondo il coccio o uno strato, dell’altezza di 1 o 2 cm, di materiale drenante, poi aggiungete terriccio fino a circa metà del vaso. A questo punto sistemate la pianta in modo che la superficie della zolla venga ricoperta al massimo da 1 cm di terriccio nuovo. Aggiungete il terriccio mancante comprimendo leggermente man mano che procedete. Alla fine dell’operazione innaffiate: l’innaffiatura agirà facendo aderire il terriccio nuovo alla zolla.

Altre raccomandazioni

I rinvasi devono essere fatti al risveglio vegetativo, cioè, per la maggior parte delle piante, a primavera.
Rinvasare in autunno od in inverno può risultare addirittura dannoso  soprattutto se si deve tagliare parte delle radici perché, andando verso il riposo invernale, la pianta non riuscirà a riparare il danno alle radici. Inoltre il terriccio nuovo trattiene molta più acqua e in una stagione dove non c’è evaporazione e la pianta consuma meno acqua perché è quasi ferma si rischia di far marcire le radici e quindi compromettere la pianta.

Il concime non va mai posto a diretto contatto delle radici. Se è un granulare a lenta cessione potete miscelarlo al terriccio che aggiungete, se è un granulare normale o un liquido potrete somministrarlo a operazione finita. Distribuirete la dose di granuli adatta sulla superficie del terriccio e procederete poi con l’innaffiatura, se si tratta di un liquido potete aggiungerlo anche all’acqua della prima innaffiatura.

Per piante di dimensioni superiori il procedimento fondamentalmente è sempre quello, ma a volte è meglio avere qualcuno che ci presti assistenza per aiutarci a sfilare la pianta dal vecchio vaso e sistemarla in quello nuovo.

Buon lavoro a tutti!