Proteggere le piante nei vasi, può sembrare più facile rispetto al proteggere piante poste a terra, diventa però più necessario perché, le radici in particolare, sono più esposte alle intemperie.
Le piante piantate nei vasi, durante l’inverno, possono soffrire più o meno per le stesse ragioni delle piante poste a terra, sono però più soggette ai danni da freddo perché le loro radici sono meno protette.
In un vaso il volume di terra è limitato quindi il freddo intenso potrà raggiungere più facilmente le radici.
Perché il freddo danneggia le piante nei vasi?
Per fare danno non serve raggiungere temperature siberiane (che ormai sono una rarità anche in Siberia!!) è sufficiente che il freddo sia intenso e costante per una quindicina di giorni.
La zolla diventa un’unico blocco di terreno ghiacciato. Questo problema riguarda soprattutto i vasi più piccoli, ma anche le fioriere più grandi non ne sono esenti.
Ma cosa succede in questo caso alle radici?
Soprattutto se il terriccio era molto bagnato, l’acqua si trasforma in ghiaccio che può “tagliare o far scoppiare” le radici. In entrambi i casi si tratta di azioni dovute all’aumento di volume dell’acqua diventando ghiaccio.
In piante come i cespugli caducifoglie come Forsythia o Spiree, che sono più “ferme” l’acqua esterna alle radici, ghiacciando preme e può arrivare a tagliarle o schiacciarle.
Piante in vegetazione come i sempreverdi quali Camelie od Oleandri, hanno linfa in circolo che ghiacciando può far scoppiare gli organi che la contengono.
Inoltre l’acqua ghiacciata non è disponibile per le piante che letteralmente muoiono di sete pur avendo i vasi pieni di acqua!!!
Proteggere le piante nei vasi
Dobbiamo fare ancora due parole sul tipo di pianta che è ospitata nei nostri vasi.
Se si tratta di normali piante da giardino che volete solo proteggere da una situazione che può diventare critica, allora leggete qui sotto le indicazioni che ho preparato. Se invece si tratta di piante tropicali o da interno troverete indicazioni adeguate nell’ultimo paragrafo.
Freddo eccessivo:
A volte è utile rivestire i vasi di materiale coimbente come il cellophane con le bolle o anche solo più strati di cartone. Almeno la parte più esposta alle correnti fredde sarà più protetta.
Lo so esteticamente non è il massimo ma si tratta di poche settimane, qualche mese al massimo.
Attenzione! Ho detto di rivestire i vasi, non le piante! La cosa principale è proteggere le radici, non la chioma! In genere, infatti, la chioma di normali piante da giardino deve poter vedere la luce ed asciugarsi dall’umidità, non essere “imbozzolata” per intere settimane!
Eccessi d’acqua:
Come già descritto, nei vasi l’acqua contenuta nel terreno può gelare. Ma il ghiaccio ha un volume maggiore dell’acqua liquida quindi ghiacciando può schiacciare o tagliare o far scoppiare le radici.
Inoltre, nei vasi la gelata coinvolge molto più volume di terreno quindi, meno acqua contiene il terriccio più è facile salvaguardare le radici.
Rimedio:
Eliminate i sottovasi. Se ciò non è possibile, fate in modo che le fioriere non rimangano a bagno.
La soluzione più veloce è mettere degli spessori all’interno del sottovaso in modo da tenere sollevata la fioriera.
Potete proteggere le piante anche coprendo il terreno con materiale pacciamante o addirittura impermeabile.
Ma questo può portare al problema opposto:
Mancanza d’acqua:
Dopo tutto quello che avete appena letto non ci crederete!!! Eppure è vero, le piante in vaso vanno annaffiate anche d’inverno!
Coperture come balconi, tettoie, porticati, pacciamature o teli impermeabili o anche stagioni particolarmente poco piovose, possono far asciugare il terreno nei vasi anche oltre il limite sopportabile dalle piante.
Soprattutto i sempreverdi hanno bisogno, in questi casi, di un occhio di riguardo.
Rimedio: Senza esagerare andate ogni tanto a dare un po’ d’acqua ai vostri vasi
Scegliete giornate non troppo fredde e, se possibile, fatelo nella tarda mattinata. In questo orario infatti sarete fuori dal gelo della notte ma sarà abbastanza presto perché il terreno si possa inumidire prima della notte successiva.
Se i giorni precedenti sono stati molto freddi ed il terriccio vi sembra molto “solido”, aspettate un giorno o due che le temperature più miti “scongelino” almeno in parte il terriccio. Magari ricordatevi di utilizzare acqua non proprio freddissima…quasi tiepida.
Nevicate e Galaverna
In questi casi le raccomandazioni sono le stesse che per le piante poste a terra. Potature autunnali per offrire alla neve meno “appigli” su cui poggiarsi e una certa attenzione alle previsioni.
Gelate o galaverna, soprattutto se tardive possono bruciare le gemme già in movimento: andate prima di notte a buttare una copertura sulle piante più delicate. Chiaramente se i vasi sono al coperto questo genere di problemi praticamente non esiste.
Coperture artificiali
Le serrette
Per le piante in vasi più piccoli potrete attrezzare anche piccole serre, ne vengono proposte in tanti materiali diversi e ce ne sono per tutte le tasche.
Però dovete ricordare che, se non sono riscaldate di notte, lo sbalzo termico che si verifica tra una giornata assolata ed una notte serena e gelida può essere anche di oltre venti gradi in poche ore!
Non tutte le piante sopportano bene una situazione del genere.
L’ideale sarebbe che nelle giornate di sole vi ricordaste di aprirla almeno per qualche ora e poi richiuderla prima della notte.
Altra cosa da non dimenticare è l’innaffiatura: dentro le serrette non piove, in compenso può fare molto caldo di giorno, quindi andate a controllare ogni settimana se qualche “ospite” ha bisogno di acqua.
Le coperture avvolgenti
Per quello che concerne invece coperture o cappucci in tessuto non tessuto…. io non amo molto le mummie!
È vero il tessuto non tessuto è migliore dei teli di cellophane che si usavano una volta, ma è una situazione che non è né carne né pesce!
Le piante così avvolte non sono protette dal gelo più intenso (la differenza di temperatura tra fuori e dentro la”mummia” non è superiore ai due gradi!), non godono della già poca luce che abbiamo e queste coperture possono trattenere l’umidità che viene emessa dalla pianta col rischio che geli sulle foglie…
Sinceramente, se una pianta è abbastanza rustica da sopportare i nostri inverni, rispettare gli accorgimenti che ho già riportato dovrebbe essere sufficiente…. Se non lo è… dovrebbe essere ritirata in ambiente chiuso e luminoso anche se non sempre è necessario che sia caldo.
Proteggere le piante da interno
Capitolo a parte è quello delle piante tropicali da appartamento: cosa possiamo fare per proteggerle?
Ovviamente la prima risposta che viene in mente è : Ritirarle al chiuso. Ma questo porta ad un’altra domanda: quando devono essere ritirate?
In genere le piante da interno che possono passare la buona stagione all’aperto arrivano alla fine dell’estate che sono bellissime! Quindi si tende a lasciarle fuori fino ai primi freddi…. Purtroppo è sbagliato!
Aspettare così tanto farà in modo che la pianta passi improvvisamente da temperature che di notte possono già sfiorare lo zero ai venti gradi di casa. Inoltre saranno sottoposte ad una riduzione drastica della quantità di luce.
È chiaro che andranno in crisi in pochi giorni! Il mio consiglio è di non aspettare oltre la metà di ottobre: ritirandole per quell’epoca avranno tempo di abituarsi alla nuova situazione prima che abbiate acceso il riscaldamento.
Se ve ne dimenticate o non potete farlo prima potete farle acclimatare gradualmente.
Fate passare loro una o due settimane in posto luminoso ma non riscaldato e poi portatele in casa dopo questo periodo. Almeno il passaggio sarà meno drastico!
Bene, quello che potevo suggerirvi per proteggere le piante dai rigori dell’inverno ve l’ho detto, spero di essere stata chiara oltre che logorroica e che tutto ciò vi possa aiutare.
A presto!