Le avversità delle piante sono “il rovescio della medaglia” del coltivarle! Dopo il primo periodo di iniziale entusiasmo dove tutto sembra andare per il meglio, ecco che possono cominciare ad apparire sintomi di malessere nelle piante.
Purtroppo molte persone non solo non sono in grado di identificarli, ma addirittura li ignorano pensando che sia “normale” che le piante abbiano parassiti o macchie sulle foglie… “tanto lo fanno tutti gli anni!”
È difficile lo so, le piante non parlano, non si può chiedere loro cosa sta succedendo. Quello che possiamo fare è guardarle quotidianamente per cercare di cogliere i sintomi al loro primo apparire in modo che, il danno che hanno avuto prima del nostro intervento, sia il più limitato possibile.
Per fare un po’ di chiarezza cerchiamo di capire quali possono essere queste avversità e come riconoscerle, almeno a grandi linee.
Le piante sia poste a terra che in vaso, correttamente innaffiate e concimate possono andare incontro a tre diverse grandi categorie di problemi “sanitari”.
- Problemi dovuti ad attacchi di parassiti animali.
- Malattie fungine.
- Fisiopatie cioè malesseri dovuti all’ambiente in cui si trovano.
Le avversità delle piante
Attacchi di parassiti animali
Afidi, cocciniglie, bruchi, cimici, acari, lumache… Le nostre piante sono il loro cibo ed il loro riparo. È inutile pensare di avere piante e di non trovarsi prima o poi davanti ad un attacco di uno di questi “cattivoni”! Nella maggior parte dei casi il “problema” si vede abbastanza presto: o si notano delle foglie mangiucchiate o deformate o si notano colonie di parassiti soprattutto sui germogli e/o nella pagina inferiore delle foglie.
Un osservatore attento nota il problema entro pochissimi giorni dalla sua comparsa. Chi le piante le innaffia senza nemmeno guardarle può accorgersene invece quando il danno è già troppo esteso e la pianta rimane veramente danneggiata.
I problemi di questo tipo si risolvono normalmente con prodotti insetticidi, anti-coccidici, acaricidi e lumachicidi specifici a seconda del tipo di animale.
Portate una o più foto, o, ancora meglio, un rametto colto di fresco con i parassiti o il danno più rappresentativo, in un Garden center. Dovreste trovare qualcuno in grado di consigliarvi il prodotto più adatto e spiegarvi il modo di utilizzazione corretta del preparato.
Mi raccomando non fidatevi della memoria, sulle confezioni ci sono sempre le istruzioni per l’uso, ma se avete paura di non capire bene i dosaggi fateveli scrivere su un foglietto rapportati a un litro di acqua, con anche la frequenza di utilizzo!
Malattie fungine
Normalmente si manifestano con la comparsa sulle foglie (soprattutto le più giovani) di macchie o puntini che tendono ad allargarsi o a moltiplicarsi di giorno in giorno e che poi ne provocano la caduta. Si tratta di funghi che sviluppano il loro micelio nello spessore della foglia.
Il micelio non è altro che una rete di cellule, che costituisce il vero corpo del fungo e che si nutre delle sostanze elaborate dalla pianta. Questi funghi non danno sintomi evidenti finché non raggiungono quel certo grado di maturità che li fa fruttificare.
Quando il fungo dentro la foglia è maturo deve preparare delle spore cioè i “semi” con cui si propaga. Le macchie che compaiono sulla foglia sono quella parte di fungo che vuole liberare le spore nell’ambiente perché possano trovare nuove piante da infestare.
Ovviamente condizioni ambientali umide e tiepide, piante troppo fitte tra loro e scarsa areazione sono condizioni che favoriscono lo sviluppo delle malattie fungine.
I prodotti utili a combattere queste avversità sono quelli che vanno sotto il nome di fungicidi o anticrittogamici.
Anche in questo caso però bisognerebbe essere in grado di riconoscere il tipo di fungo che ha attaccato le nostre piante per capire QUALE fungicida utilizzare, altrimenti sarebbe come, per noi, utilizzare un antibiotico per curare un livido….. Non solo non avrebbe senso, ma rischierebbe addirittura di fare più male che bene!
Anche in questo caso vi consiglio di rivolgervi ad uno specialista che vi indicherà cosa e come utilizzare per combattere la malattia. Non abbiate paura di chiedere un promemoria scritto: usare male questi prodotti può fare più danno della stessa malattia!
Fisiopatie
Sono malfunzionamenti delle piante dovuti a condizioni ambientali avverse.
Dalla grandinata che rompe le foglie, ad una posizione troppo calda, da un ristagno d’acqua ad una corrente d’aria troppo insistente….
Sono migliaia le possibilità che possono determinare un “malessere” delle piante che si traduce in sintomi anche molto diversi tra loro. Appassimenti, ingiallimenti improvvisi, deperimento generalizzato…
Qui per individuarli si va un po’ per esclusione e un po’ per sensibilità. Mi spiego meglio: prima di tutto si cercano eventuali parassiti (anche nel terreno per le piante in vaso). Se non se ne trovano, si cerca la presenza di sintomi di malattie fungine.
Macchie gialle o brune sulle foglie, disseccamenti di rametti giovani, lesioni nella corteccia queste possono essere gli indizi che rivelano se ci sono funghi nella pianta.
Se anche questi sintomi mancano allora nella gran parte dei casi c’è qualcosa nell’ambiente che disturba la pianta: siamo davanti ad una fisiopatia.
La sensibilità entra in gioco adesso: bisogna cercare di “immedesimarsi” nella pianta e capire COSA la disturba.
Non ci sono prodotti con cui combatterle bisogna trovare la causa e trovare il modo di evitare che possa continuare a fare danni.
L’unico modo che abbiamo per aiutare le piante sono quei concimi a base di alghe o di amminoacidi che danno una “carica” in più al loro metabolismo e facilitano la loro ripresa.
Infine
Un’altra piccola nota prima di chiudere: so per certo che molti hanno un armadietto in cui tengono i prodotti per curare le piante.
Fotografate le confezioni col telefonino, una per volta. È inutile continuare a comprare prodotti quando magari in casa avete già quello che serve. Se sono conservati al buio ed al riparo dall’umidità questi prodotti durano anche diversi anni.
Dopo che vi è stato identificato il problema, chiedete all’esperto se c’è qualcosa, tra ciò che avete in casa che possa funzionare. I soldi che avreste speso per l’antiparassitario li spenderete per un’altra pianta, od un bel vaso, o un concime…. Non aumentate la collezione di prodotti che poi verranno buttati via perché troppo vecchi o perché non sapete più come usarli!
Lo so che non è un discorso da commerciante, ma se come prima cosa amo le piante, come seconda ci tengo al mio pianeta e come terza odio veder sprecare i soldi, anche se non sono i miei!!! 😉
Ciao, a presto!