Seleziona una pagina

Avevo già cominciato a parlare di siepi, vorrei riprendere il discorso parlando della loro manutenzione.
Per siepe si intende una serie di piante messe a dimora lungo una linea definita che di solito coincide con un confine.
In realtà tutte le piante possono essere piantate in modo da formare una linea di confine ma in genere per “piante da siepe” si intendono piante legnose che raggiungono altezze che vanno dal metro in su. Sempre più spesso, almeno a Modena, le piante da siepe vengono identificate con piante sempreverdi… Ma questo è un altro discorso!
Con questo articolo vorrei fare un po’ di chiarezza su cosa è necessario fare per avere una bella siepe. Indipendentemente dal tipo di pianta utilizzata, dalla sua altezza e dal fatto che sia o meno un sempreverde.

Prima di tutto partiamo dal dire che stiamo parlando di piante, piante vive!!! Per rimanere vive e prosperare anche le piante della siepe devono poter avere a disposizione nutrimenti, acqua e luce.
Molto spesso invece una siepe viene piantata poi però viene innaffiata e potata il meno possibile e il più delle volte NON viene MAI concimata….
Ovviamente tutto questo non può portare a buoni risultati! Quindi partiamo dall’inizio.

Concimazione

Come già detto più volte in questi articoli, la concimazione è quell’operazione che permette di reintegrare i nutrimenti utilizzati dalle piante per crescere. Quindi si dovranno concimare le piante appena piantare per facilitare il loro attecchimento, ma sarà anche un’operazione da ripetere due o tre volte nell’anno, TUTTI gli anni, se si vuole che le piante crescano rigogliose.
Di solito il modo più facile di concimare consiste nel distribuire dei fertilizzanti granulari. La distribuzione non deve essere fatta presso il punto in cui la pianta esce dal terreno, ma nella zona circostante la siepe. I granuli di concime infatti devono poter entrare facilmente in contatto con l’acqua per rilasciare i nutrienti e, in genere, sotto una siepe di acqua piovana ne arriva poca.

In commercio esistono ottimi concimi completi e la distribuzione non è né complicata né faticosa, si tratta di lanciare manciate (usate i guanti di plastica, mi raccomando!!!) di granuli lungo tutta la siepe nel modo più uniforme che potete.

Irrigazione

Senz’acqua le piante non crescono. Di sicuro ci sono specie che ne richiedono più di altre, ma le piante hanno bisogno di acqua.
A parte alcune pochissime eccezioni di solito ci si stanca presto di dover innaffiare la siepe due/tre volte a settimana proprio nel periodo in cui le zanzare ti prendono di mira. In casa si sta bene perché c’è l’aria condizionata, perché il frigo è a portata di mano, perché “ma stasera devo uscire con gli amici…lo farò domani….”

Lo so è un’incombenza noiosa e ripetitiva, però è da fare!
La soluzione può certamente essere un impianto di irrigazione.
Per una siepe è necessario che l’impianto abbia una regolazione diversa da quella che eventualmente usate per il prato.
Perché il terreno venga bagnato in modo che l’acqua raggiunga davvero le radici, è necessario utilizzare impianti “goccia a goccia” per un tempo decisamente superiore a pochi minuti per volta.

La quantità di tempo, e quindi di acqua, però è variabile per tipo e dimensioni di pianta, per la tipologia di terreno che avete nel vostro giardino, ma soprattutto per il clima di quel periodo.
Ovviamente non si irriga nello stesso modo in aprile come in agosto, quindi dovrete imparare a regolare la tempistica in base alla stagione.
Altro piccolo consiglio: nel periodo più caldo, ogni 10/15 giorni, fate voi una innaffiatura abbondante con la gomma. Bagnare un po’tutto il terreno circostante le piante permetta all’acqua dell’impianto di diffondersi meglio nel terreno senza rimanere localizzata presso il punto da cui viene erogata. Tutte le radici quindi ne avranno giovamento, non solo quelle più vicine agli erogatori.

Potatura della siepe

Questo è un’altro tasto dolente!
Molte persone ritengono la potatura un’operazione puramente estetica, di riordino della siepe che (mannaggia a lei!) è cresciuta troppo.

Non è così!
Il riordino è un effetto collaterale della potatura, ma il fine della potatura è avere una bella siepe, FOLTA sia all’esterno che all’interno dello spessore!
Potare una siepe significa infatti permettere alla luce di raggiungere anche i rami più interni e quindi stimolarli a produrre foglie, ciò rende più folta la siepe in tutto il suo insieme.
Una siepe trascurata o potata male si vede subito perché nel suo interno è vuota, i rami interni sono spogli, poveri di foglie.

Se da subito vi abituate a tagliare la siepe regolarmente non l’avrete mai spoglia dentro.
Normalmente, per i sempreverdi, si dovrebbero fare almeno due interventi all’anno. Il primo è davvero solo un riordino della vegetazione nuova, si fa a giugno, prima dell’estate e consiste in una “spuntata” ai rami nuovi in modo da irrobustirli e dare giusto un aspetto più ordinato alla siepe dopo la crescita della primavera.
Mi raccomando non potate solo il lato superiore ma accorciate anche tutti i rametti che sporgono anche dallo spessore della siepe.

Il secondo intervento è la potatura vera e propria, di solito viene fatto nell’autunno per preparare la siepe ad affrontare l’inverno.
In questo caso la siepe andrà pareggiata nel lato superiore, eventualmente anche abbassandola secondo le vostre necessità. Soprattutto però dovrà essere “stretta” sui lati, in modo che non diventi troppo spessa.
Ciò permetterà alla luce di entrare fino al suo interno stimolando a primavera TUTTI i rami a riempirsi di foglie.

Per il momento vi saluto caramente.
Alla prossima volta! Ciao!