Il Rhyncospermo è una delle piante rampicanti che si è maggiormente diffusa, soprattutto negli ultimi 10/15 anni, nei nostri giardini e terrazzi. Il suo successo è dovuto principalmente al fatto di essere un sempreverde a crescita veloce e di facilissima coltivazione. Come valore aggiunto c’è sicuramente la sua bella, abbondante e profumatissima fioritura di fine primavera.
Completa l’elenco dei suoi pregi il fatto di adeguarsi perfettamente al nostro clima spesso difficile sia in inverno che in estate.
Tutti motivi validissimi per ospitarlo nel nostro spazio verde! Ma ci sono punti deboli? Quali sono le condizioni ottimali per avere veramente ottimi risultati? Indaghiamo più a fondo e cerchiamo di conoscere meglio il Rhyncospermo.
Descrizione
Dunque il Rhyncospermo è un rampicante sempreverde, ha foglioline piuttosto consistenti di colore verde scuro lucido nella parte superiore ma più chiare nella pagina inferiore. Può facilmente raggiungere i 10 metri in altezza e/o lunghezza.
Fiorisce con mazzolini di fiori piccoli, bianchi e profumatissimi a fine maggio, dopo, sporadicamente si apre qualche mazzolino un po’ per tutta l’estate.
Coltivazione
Questo rampicante pur essendo originario dei Paesi dell’estremo Oriente come Giappone, Corea e Vietnam è piuttosto rustico anche ai nostri inverni che ormai sono umidi ma relativamente poco freddi. Ama esposizioni soleggiate, anche decisamente calde.
Il vento
Uno dei suoi punti deboli è la poca resistenza alle correnti d’aria, infatti i risultati meno buoni spesso sono legati all’esposizione al vento, soprattutto quello freddo. In giardino, in genere, il problema non sussiste per la presenza di muri, siepi e recinzioni che più facilmente rompono l’intensità del vento. Diventa più importante, invece, se parliamo di piante in terrazzo dove l’esposizione al vento è spesso più intensa.
Le piante in vaso
Il Rhyncospermo dà ottimi risultati anche se coltivato in vaso. Ovviamente devono essere vasi di dimensioni adeguate, normalmente si utilizzano fioriere di 80-100 cm di lunghezza in modo che il volume di terra permetta alla pianta di vegetare bene per diversi anni. Arricchire il terriccio per fioriere con della terra del giardino o di campagna permetterà di trattenere maggiormente l’acqua durante l’estate e sarà una fonte di minerali in più per il Rhyncospermo
Irrigazione
Anche qui la distinzione fondamentale sul come regolarsi dipende dal fatto che le piante siano a terra od in fioriera.
Piante poste a terra
Si dovrà porre attenzione ai primi mesi di impianto in modo che le piante appena poste a dimora abbiano acqua a sufficienza ma soprattutto in corrispondenza delle radici. Se avete un impianto a goccia è necessario che il gocciolatore sia vicino alle radici perché queste non sono ancora aperte a sufficienza per captare l’acqua se è erogata troppo lontano. Superato il periodo dell’attecchimento l’innaffiatura sarà molto normale, come per le altre piante del giardino.
Piante in vaso
È importante, sempre, in tutte le stagioni, regolare l’apporto d’acqua in base alle esigenze di dimensioni della pianta e del clima. Non è necessario che le innaffiature siano abbondanti quando le piante sono piccole o durante l’inverno…. durante la buona stagione o con piante molto grandi, dentro a vasi magari non troppo capienti, invece, dovrete essere generosi con l’acqua e magari arricchirla anche con del fertilizzante liquido od idrosolubile che arrivi velocemente alle radici.
Concimazione
I Rhyncospermo posti a terra si accontenteranno di essere concimati 2/3 volte l’anno con un buon concime granulare bilanciato, in autunno la distribuzione di una generosa dose di stallatico sarà senz’altro gradita. Se potete, preferite lo stallatico sfarinato a quello in pellets, perché è più facilmente amalgamabile al terreno, non deve sciogliersi prima di diventare disponibile per le piante.
Le piante in vaso possono essere concimate a inizio stagione con un concime granulare a lenta cessione, ma durante i mesi che vanno da aprile a tutto settembre sarebbe opportuno che ogni 15/20 giorni ricevessero una somministrazione di acqua arricchita con fertilizzante liquido od idrosolubile, questo consentirà alla pianta di avere la giusta disponibilità di nutrienti per tutta la buona stagione.
Potatura
La potatura del Rhyncospermo serve soprattutto a stimolare la formazione di nuovi getti in modo che si presenti sempre folto e a prendere la forma e le dimensioni che vogliamo dargli.
L’epoca di potatura è la fine dell’estate, non aspettate ottobre o novembre. Se lo potate a settembre avrà tempo di cominciare a ributtare e a prepararsi per l’inverno. Una potatura tardiva potrà renderlo più sensibile al freddo perché i tagli saranno freschi. Anche esteticamente una potatura tardiva è da evitare perché per tutto l’inverno avrete una pianta che mostrerà i segni dei tagli. Una seconda spuntatura potrà essere possibile alla fine della fioritura, ma non è tassativa.
Malattie e parassiti
La consistenza delle foglie mette il Rhyncospermo al riparo dalla maggior parte delle malattie fungine. Anche gli attacchi da parte dei parassiti animali sono abbastanza rari, nella maggior parte dei casi sono lievi attacchi di afidi che si localizzano sulle punte dei germogli. Purtroppo, ogni tanto, si verificano attacchi da parte di cocciniglie e qui la cosa si fa un po’ più complicata. Per combattere le cocciniglie è necessario ricorrere a prodotti specifici perché i normali insetticidi non fanno effetto.
Conclusioni
Il Rhyncospermo è una pianta veramente fantastica: ha un sacco di pregi e pochissimi difetti o punti deboli.
Vale decisamente la pena averlo nel nostro angolino verde perché lo arricchirà ed arrederà come poche altre essenze riescono a fare con un impegno veramente minimo da parte nostra!
A presto!