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I fiori di vetro sono una delle famiglie di fiori stagionali più utilizzate nelle nostre fioriere.
I fiori di vetro in latino sono detti Impatiens. Questo strano nome deriva dal fatto che queste piante producono i loro semi dentro a capsule che hanno forma di lanterna. Quando arrivano a maturazione queste capsule, alle giuste condizioni di umidità, al minimo tocco letteralmente esplodono, lanciando i piccoli semi ad una notevole distanza. Proprio come un “impaziente” esplode alla minima contrarietà!!!
Il nome che invece hanno in italiano cioè “fiori di vetro” non è affatto dovuto alla loro fragilità, ma alla caratteristica di avere spesso gli steli traslucidi, come se  appunto fossero fatti di vetro.

Avere buoni risultati con i fiori di vetro non è difficile, ma è fondamentale conoscere le loro caratteristiche per non commettere alcuni errori di base.

Coltivazione

Destinati spesso alle situazioni di mezz’ombra, i fiori di vetro sopportano bene anche diverse ore di sole diretto, a patto di essere adeguatamente innaffiati e di avere un bel volume di terra a disposizione.
Terriccio universale nuovo e vasi ben drenati sono quanto vi occorre per partire, oltre ovviamente alle piantine!

L’importanza del distanziamento

Le piccole e fragili piantine che comprate in vasetto o addirittura in pack (i pack sono quelle vaschette di solito a 4 buchi che contengono appunto le piccole piante) non devono trarvi in inganno. Quelle che comprate sono piante molto giovani, devono ancora fare la gran parte della loro crescita.
Quindi è fondamentale lasciare loro lo spazio perché possano svilupparsi.
Se le piantate troppo vicine le une alle altre, in pochissimo tempo si alzeranno a dismisura, cercando ognuna di avvantaggiarsi sulle altre nella ricerca della posizione migliore nella lotta per la luce.
Questo porterà ad avere piante “filate” cioè allungate ma esili, con poche foglie pallide lungo lo stelo e vegetazione e fiori solo alla sommità….  Presto il peso stesso di questa vegetazione mal distribuita farà curvare verso il basso gli steli.

Questa brutta esperienza si può evitare in un modo molto semplice: distanziate bene le piccole piante al momento dell’invaso!
Quando in una ciotola di 40 cm di diametro avete piantato 5/6 piantine siete già al limite. Nelle due settimane successive le piantine avranno già creato un bellissimo cuscino. Per mantenerlo così bello compatto non dovrete fare altro che andare ogni tanto a spuntare i rametti più lunghi.
Sì, è vero toglierete qualche fiore, ma se la luce riuscirà ad entrare stimolerà la produzione di nuove foglie e fiori e i rami più corti non potranno curvarsi aprendo il cuscino.

L’innaffiatura

L’innaffiatura dovrà adeguarsi al clima ed alle dimensioni delle piante: piante giovani, piantate a primavera, inizialmente avranno bisogno di poca acqua. Man mano che il clima si porterà a verso giornate più calde e le piante saranno cresciute il fabbisogno di acqua aumenterà: o aumentate il quantitativo di acqua che somministrate o aumentate la frequenza delle innaffiature.
Come sempre però non annaffiate se trovate la terra ancora bagnata, rischiate di farle marcire!
Se potete innaffiate di mattina in modo che l’acqua si asciughi presto. Innaffiando di sera l’umidità persistente potrebbe creare condizioni favorevoli allo sviluppo di malattie fungine.

Malattie

Purtroppo i fiori di vetro sono soggetti sia alla peronospora che al marciume del colletto. La ricerca sta continuamente lavorando per individuare piante sempre più resistenti a queste malattie ma esistono tre accorgimenti che potete adottare facilmente anche voi per evitare questi malanni.
Uno è quello già descritto e cioè il fatto di innaffiare a mattina piuttosto che a sera.
L’altro è quello di utilizzare sempre terriccio nuovo che dovrebbe essere esente dalle spore di queste malattie.
Il terzo è quello di distanziare le piante: oltre a dare maggior spazio per lo sviluppo favorirà la circolazione dell’aria sfavorendo l’attecchimento delle spore.

Gli altri fiori di vetro

Oltre al classico Impatiens walleriana cioè il normale fiore di vetro, negli ultimi anni si sono fatti strada anche i Nuova Guinea ed i Sunpatiens.

Sono fiori di vetro dalle dimensioni di fogliame e fiori decisamente superiori a quelli del fiore di vetro normale. I Nuova Guinea sono simili per esigenze di esposizione all’Impatiens classico, ma come dimensioni dovete considerare che possano raggiungere quelle di un geranio. Quindi se il vostro vaso è di piccole o medie dimensioni, basterà acquistare solo una o due piante ed avrete risolto.

Simili ai Nuova Guinea come aspetto ma diversi per necessità di esposizione e di volume di crescita sono i Sunpatiens.
Chi ha dimestichezza con l’inglese avrà capito che, invece che a mezz’ombra, queste piante possono sopportare molto bene anche il sole diretto. Sono gli ultimi arrivati sul mercato e non hanno ancora una gamma di colori molto vasta.
Ma la bellezza dei loro fiori e le dimensioni che raggiungono li hanno fatti diffondere velocemente anche nell’arredo urbano, perché con relativamente poche piante si ottengono risultati strepitosi.
Le varietà più vigorose se ben coltivate possono, in poche settimane, raggiungere e superare i 50 cm di altezza ed altrettanti in larghezza.
Ho visto con i miei occhi aiuole contornate da vere e proprie “piccole siepi” di questi fiori… Una festa di colori per tutta l’estate!!!

Ne esistono anche varietà compatte più adatte a venir coltivate in vaso, ma fate comunque attenzione a mettere poche piante per vaso. Oltre a risparmiare sull’acquisto avrete risultati migliori lasciando che ciascuna pianta abbia lo spazio sufficiente a svilupparsi nel modo migliore.

Ormai dovreste saperlo, ma io lo ripeto lo stesso: per dare il meglio le piante devono essere concimate REGOLARMENTE! E questo è tanto più vero quanto più le piante devono avere buono sviluppo e fioriture continue!!!

Bene! Anche per oggi spero di avervi offerto qualche curiosità per esplorare più da vicino il mondo dei fiori.
Arrivederci alla prossima volta!