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Le due famiglie di Gerani e Petunie in primavera sono dominanti sui nostri balconi. Vediamo di conoscere meglio questi fiori per avere i migliori risultati.

Entrambe le famiglie hanno varietà a portamento eretto e varietà ricadenti, la caratteristica di avere fioriture copiose, ininterrotte dalla primavera all’autunno e ricche di colori vivaci e vistosi.
Però diverse persone si lamentano di non riuscire ad avere in città quelle meravigliose cascate di fiori tipiche delle località turistiche, soprattutto di montagna. Perché in montagna queste piante danno il massimo splendore ai balconi mentre in città, soprattutto in estate, sembra tutto più difficile?
In buona misura si tratta di un fattore climatico: in città durante l’estate si raggiungono temperature decisamente elevate e, come entriamo in sofferenza noi, così anche i fiori patiscono per il troppo caldo.
Ma non è detto che non si possa fare nulla a questo riguardo, inoltre ci sono altri fattori su cui invece possiamo intervenire con poco sforzo.
Entriamo nel dettaglio.

Caldo, Gerani e Petunie

Il caldo,come dicevamo, è un fattore che può diventare limitante per ottenere bei vasi di fiori. Come possiamo intervenire per far soffrire meno le nostre piante?
Prima di tutto posizionandole, quando è possibile, in modo che siano esposte al sole meno forte cioè a quello del mattino o a quello della sera, evitando quelle esposizioni che prendono sole diretto dall’alba al tramonto.
Cercate di fare ombra ai vasi, almeno a quella parte di vaso più esposta al sole e che quindi si scalda di più. Un’intercapedine costituita da arelle di bambù, fogli di sughero, policarbonato colorato, (materiali  che trovate facilmente nelle grandi ferramenta o negozi per l’hobbistica) permette al vaso, e quindi al terriccio in esso contenuto, di scaldarsi meno.
Perché il punto è proprio questo: mentre la pianta può tranquillamente stare al sole, la radice NON deve essere esposta al calore eccessivo! Quando la pianta è piantata a terra o in vasi molto grandi, dove il terreno non si scalda troppo, Gerani e Petunie stanno benissimo. Ma nelle nostre piccole fioriere la temperatura aumenta davvero in modo eccessivo, e le radici non riescono più a funzionare bene. Dato che le radici sono la bocca della pianta, il loro malfunzionamento porta la pianta ad entrare in crisi. Per questo è fondamentale che il terriccio non si scaldi troppo.

Concimazione

Le piante NON SONO SOPRAMMOBILI!
Come tutti gli esseri viventi per essere attivi anche le piante devono potersi nutrire in modo adeguato. Gerani e Petunie durante la bella stagione sono MOLTO attivi o almeno vorrebbero esserlo…. Se li nutrirete in modo regolare per tutta la stagione vi renderete conto in fretta della differenza.
Non vi sto chiedendo di preparare le lasagne tutte le settimane!!! Vi sto dicendo che almeno ogni 15 giorni dovreste innaffiare i vostri vasi con dell’acqua concimata. Se alle vostre piante non mancherà il nutrimento avranno tutte le risorse per continuare a produrre nuovi fiori.

Innaffiatura

Gerani e Petunie richiedono innaffiature molto regolari per poter produrre una bella vegetazione e la moltitudine di fiori che ci aspettiamo.
I Gerani preferiscono che la terra si asciughi tra un’innaffiatura e la successiva mentre le Petunie gradiscono un’umidità più costante.
Il “quando” innaffiare è un altro punto di discordia: molti preferiscono innaffiare alla sera, ma vi assicuro che innaffiare di mattina presto quando la terra dei vasi si è raffreddata durante la notte è molto meglio.
Innaffiare a sera con acqua fredda che arriva di botto sulla terra ancora calda….  sarebbe come per noi buttarsi sotto una doccia fredda dopo essere stati per tutto il giorno al sole… Non è il massimo!
Se proprio non potete fare altro che innaffiare a sera, utilizzate acqua tiepida, non fredda. Potete riempire l’innaffiatoio con acqua conservata in un recipiente posto in ombra, sarà a temperatura ambiente e non farete fare una doccia scozzese ai vostri fiori!!!

Potatura

Questa è una cosa che purtroppo non viene detta quasi mai, invece per ottenere un bel cuscino di fiori è fondamentale.
Quando voi acquistate una pianta questa ha un certo numero di rami. Se non fate nulla questi rami si allungheranno, produrranno foglie e fiori anche in abbondanza se le condizioni sono buone…. Ma non è detto che riescano, da soli, a produrre nuove ramificazioni che renderanno più folta la chioma.
Quindi come bisogna agire perché la pianta produca nuovi rami?
Non è un’operazione complessa, si tratta di “cimare” i rami più lunghi di ogni pianta, certo al momento perderete qualche fiore, ma ne avrete sicuramente un guadagno in brevissimo tempo…
Come si deve fare?
Ogni tanto (magari una volta al mese), in ogni vaso individuate i 2 o 3 rami più lunghi e tagliatetene un terzo o metà della loro lunghezza.
La parte di ramo che rimane sulla pianta viene stimolata da questa operazione ad emettere rametti laterali, in brevissimo tempo essi svilupperanno non solo nuove foglie, rendendo più folta la massa della vegetazione, ma anche nuovi fiori ad ogni nuovo apice.

Bene, anche per stavolta vi ho svelato un po’ di “trucchi” per ottenere dalle vostre piante il massimo risultato con il minimo sforzo!
Spero di esservi stata utile!

Arrivederci a presto! 🙂