I Concimi, o fertilizzanti, sono dei preparati che contengono sostanze nutrienti per le piante.
Servono a ripristinare nel terreno quegli elementi nutritivi che le piante consumano mentre sono in vegetazione.
Fine dell’articolo? Ovviamente no.
Ma questi sono i concetti fondamentali e volevo che fossero chiari fin dall’inizio.
Fondamentalmente le piante si nutrono di sali minerali presenti nel terreno che vengono sciolti in acqua e che le radici catturano ed assorbono.
Questi sali minerali, assieme al Carbonio ottenuto dal lavoro delle foglie che “fissano” la famosa CO2, vanno a costituire tutte le molecole di cui la pianta ha bisogno per crescere, mettere nuova vegetazione, fiorire e infine produrre frutti e semi.
Dai sali minerali assorbiti la pianta ne utilizza 3 in quantità piuttosto elevate e quindi vengono detti Macroelementi: sono Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K).
Gli altri sono utilizzati in quantità minori e quindi sono detti Microelementi. Tra questi Ferro (Fe), Zolfo (S), Zinco (Zn), Manganese (Mg), Molibdeno (Mo), Boro (Bo) e Calcio (Ca).
Quando distribuire i concimi?
Dato che in pratica distribuendo concimi diamo da mangiare alle piante, sarà molto più utile distribuirli quando le piante sono in piena attività di vegetazione. Quindi in realtà la maggior parte delle piante devono essere concimate da marzo ad ottobre.
Ovviamente tranne quelle che sono in piena attività durante i mesi invernali! I Ciclamini, ad esempio, in inverno sono in piena fioritura, è ovvio che a loro il concime serve in questo periodo piuttosto che in estate quando invece sono in riposo!
Durante i mesi più caldi (Luglio ed Agosto) però anche le piante “rallentano” la loro attività a causa delle temperature spesso troppo elevate.
Ecco, in questo periodo, allora, potete somministrare dosi più leggere rispetto a quelle che avete usato nei mesi primaverili.
Quali fertilizzanti scegliere?
Se sul balcone ho tre tipi di piante diverse, in casa ne ho altre due ed in giardino altre ancora e nell’orto…. devo avere 10 fertilizzanti diversi?
Secondo le case che li producono sì….
Ovviamente!!
Loro li devono vendere quindi certamente vi diranno che il concime per gerani non potete darlo alle rose e viceversa….
In realtà le piante mangiano tutte gli stessi sali minerali!!!!
Quelle che devono produrre più fogliame (tipo prati, siepi, cespugli sempreverdi, piante verdi da interno, insalate e spinaci) assorbiranno dal terreno i sali minerali più adatti a formare le foglie.
Invece le piante che, dopo una prima fase in cui formano le foglie, avranno necessità di fiorire per ornamento o per fruttificare, avranno bisogno degli stessi minerali all’inizio e di altri in seguito per formare prima i fiori e poi i frutti….
La maggior parte dei fertilizzanti in commercio è composta da tutti i componenti prima citati, ma in percentuali diverse a seconda che debbano favorire la formazione di fogliame piuttosto che di fiori e frutti.
Quindi, in generale, se prendete un concime per il prato potete tranquillamente darlo anche alla siepe e viceversa.
Così, se avete preso un concime per gerani, potete concimare anche surfinie, rose e, volendo, anche i pomodori dato che per fare i frutti prima devono fiorire!!!
In mancanza però di quello più adatto…. USATE QUELLO CHE AVETE IN CASA!!!
Soprattutto per le piante in vaso che non possono allungare le radici per andare a cercarsi quello che è finito…. dategli quello che avete!!! Del male non se ne fa se rispettate le dosi!
I Concimi naturali
Due parole sui fertilizzanti Naturali, Bio, Eco e così via…. Ora queste etichette sono molto di moda e si ha l’impressione di fare qualcosa di buono nel somministrare questi prodotti perché hanno origine “naturale”…
Ma ci sono pro e contro anche in questo:
I concimi naturali tipo Stallatico, Cornunghia, Guano ecc. proprio perché naturali NON SONO CONCENTRATI, quindi vanno usati in quantità generalmente molto superiori a quelle che si usano per i fertilizzanti “chimici”.
I fertilizzanti che hanno origine naturale devono essere “decomposti” dai batteri del terreno prima di diventare disponibili per le piante.
Le radici non riescono ad assorbire molecole complesse come quelle dei prodotti organici ma solo molecole molto “piccole”, semplici.
I batteri del terreno fanno proprio questo: spezzano, le molecole più grosse e complesse in altre più semplici e quindi più facilmente assimilabili.
Questo però è un processo che richiede tempo e lavoro. Tempo perché a volte necessitano diverse settimane e lavoro perché sarebbe meglio che il fertilizzante venisse interrato….
Per questo il letame nei campi viene sparso in autunno e poi viene fatta l’aratura: perché una volta che sarà amalgamato al terreno diverrà disponibile in primavera, proprio quando le piante ne avranno più bisogno nel momento della massima crescita.
Un concime “chimico” invece di solito ha un effetto più immediato perché i componenti vengono realizzati in modo da essere disponibili per la pianta in tempi molto brevi, inoltre sono spesso più concentrati: un sacchetto da 5 kg di concime granulare ha le stesse sostanze nutritive di 6/7 (forse anche di più) sacchi di stallatico.
Concimi per le piante in vaso
Mentre in giardino le formulazioni granulari sono le più pratiche da distribuire, nei vasi la concimazione richiede un’occhio di riguardo.
Come appena spiegato i granulari, soprattutto quelli di origine chimica sono più concentrati dei fertilizzanti naturali ma, in un ambiente ristretto come un vaso, diventa molto facile esagerare con la dose e quindi creare un eccesso che può addirittura “bruciare” le radici.
Le radici sono “la bocca” della pianta.
Se non funzionano bene la pianta non può né bere né mangiare…. quindi, se il danno è grave, appassisce e muore.
Per questo, quando si tratta di contenitori, tendo a consigliare i concimi a formulazione liquida. Perché è più facile dosarli ed inoltre, trascinati dall’acqua, raggiungono le radici più velocemente di quanto facciano i granulari.
Sulla concimazione c’è ancora molto da dire… Avremo sicuramente occasione di tornarci su ed approfondire l’argomento.
Per ora vi saluto.
Arrivederci a presto!